Eboli. Presentazione del libro “Non sono io quell’uomo”

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Eboli. Presentazione del libro “Non sono io quell’uomo”

Eboli. Sabato 17 luglio, ore 20, nel cuore del Centro Storico, in piazza Porta Dogana, presso la
Terrazza Gattapone, si terrà la presentazione del libro “Non sono io quell’uomo”, di Katia Agata
Spera, edizione Il Viandante.
Il libro affronta un tema scottante, come quello della consapevolezza della propria identità sessuale,
è affrontato con eleganza stilistica in questo romanzo.
Ne discuteranno con l’autrice, Katia Agata Spera, la giornalista Luella Mazzara, che modererà
l’incontro, Giuseppe Lamberti, sociologo, e l’avvocato Mario Conte, i quali approfondiranno il
concetto di inclusione, di parità di genere e di eguaglianza.
Il protagonista del libro è Francesco Maria, costretto a rivelare la verità a Cinzia. Ora deve iniziare a
percorrere la strada per essere accettato, ma gli altri non lo faranno se non si accetterà lui per primo.
Nonostante sia titolare di una sartoria ben avviata, lascia il paese natio e si trasferisce dapprima in
Toscana, poi a Londra, in cerca di risposte alle domande che si pone fin da adolescente e che gli
impediscono di essere “libero”. Con Cinzia nel cuore, il suo sarà un lungo e impegnativo viaggio,
materiale e dell’animo. Tra un trasloco e l’altro affronterà la sofferenza degli scontri quotidiani con
Giacomo, cinico e ambizioso; sarà sedotto dalla schiettezza e dall’istintività del giovane Simon,
decisivo per la conquista della consapevolezza di se; scoprirà che l’amicizia e la solidarietà di
Enrico e Domenico, vanno al di là delle differenze culturali, di genere e di orientamento sessuale;
giungerà così a riconoscere il vero amore, realizzandosi appieno anche nel lavoro. Un’analisi
puntuale di sentimenti, emozioni e dilemmi interiori di certa realtà, dall’Abruzzo al Regno Unito,
dagli anni ’60 a oggi, de- scritta con abilita artigianale come quella del protagonista che costruisce il
suo domani con un ago e un filo, all’interno di una società ancora cattolica e perfezionista, intrisa di
profonde problematiche esistenziali spesso lasciate morire irrisolte.
Raffaele Agresti