Azione Civile: “Condanniamo l’esecrabile attacco alla popolazione palestinese…”

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Azione Civile:” Condanniamo l’esecrabile attacco alla popolazione palestinese vittima delle crudele politica di Netanyahu”

Azione Civile, il movimento politico, da sempre a favore dei più deboli e degli oppressi, condanna l’esecrabile attacco alla popolazione palestinese, vittima della crudele politica di Benjamin Netanyahu di reiterate aggressioni nella striscia di Gaza.

Riteniamo che non si possa parlare di conflitto israelo –palestinese quando la sproporzione tra le forze, gli armamenti, i dispositivi di distruzione sono profondamente diseguali tra le due forze: jet di ultima generazione, scudo Iron Dome, e circa 1.500 missili, da un lato, contro razzi artigianali e pietre, all’altra.

La cifra dei morti e dei feriti, le abitazioni distrutte testimoniano lo squilibrio. Morti almeno130, tra cui 31 bambini e 11 donne, tra i palestinesi. Le cifre crescono ogni ora, ogni minuto.  Mentre il bilancio è fermo a 10 morti tra gli israeliani. Questa la situazione al momento dell’invio del nostro comunicato, in costante drammatica evoluzione. Tutto questo nel colpevole silenzio della comunità internazionale che assiste impassibile al massacro di una popolazione espropriata dal diritto ad avere una Patria, una personalità giuridica, garantito dall’art.6, una “cittadinanza”, e garantito dall’art.15 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 10/12/1948.

I palestinesi vivono relegati in territori sempre più angusti, totalmente privi dei servizi essenziali: l´accesso all’acqua, all´energia elettrica, alle strade, alle scuole, ai servizi sanitari minimi, alle risorse naturali.

Azione Civile parteciperà alle manifestazioni che si stanno organizzando nelle varie città d’Itala,chiede alla comunità internazionale di tenere altissima la guardia su quanto accade oggi in Palestina. Chiede all’Italia ad unirsi ai 134 Paesi nel mondo che hanno riconosciuto lo Stato Palestinese.

La sola soluzione possibile è garantire l’esistenza di:

“DUE POPOLI”, “DUE STATI”.