Investire sui social, la scelta vincente per le piccole aziende

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Investire sui social, la scelta vincente per le piccole aziende di Valentina Palmieri, giornalista – social media manager e socio Aidr

Una piazza virtuale dove raccontarsi e trovare nuovi amici. Una volta,  i social era percepiti come luogo dedicato allo svago. Nel corso di  questo ultimo decennio però quella piazza virtuale ha iniziato a  popolarsi: così insieme agli amici, hanno trovato spazio anche le aziende.

Oggi non c’è grande marchio che non abbia una presenza  strutturata online, con una propria strategia digitale: piani  editoriali sempre aggiornati, adv mirate e filo diretto con il  cliente, fino alla vendita (quasi) diretta attraverso i social.  E le piccole realtà? Desistono, complice minor budget a disposizione. Ma è  davvero così? Servono grosse cifre per fare la differenza on line? No, basta avere in mente una strategia giusta, d’altronde anche i  percorsi più lunghi sono formati da un insieme di piccoli sentieri.

Ma da dove iniziare, a quali passaggi bisogna fare attenzione. Quali  vantaggi possiamo ottenere?

·    Presenza: sì, bisogna iniziare presentando la propria azienda.  Proprio come facciamo quando creiamo il nostro profilo personale  online, apriamo l’account aziendale (attenzione a non confondere  account aziendale e profilo personale!) con tutte le informazioni  utili e aggiornate. Se si ha un negozio o una qualsiasi attività, sono  essenziali i numeri di telefono, gli orari di apertura e sì le  indicazioni stradali, in modo che l’utente sappia sempre come  orientarsi. Esserci, insomma, con il vantaggio di essere presenti in  qualsiasi orario e a prescindere delle distanze e delle restrizioni.

·    Racconto: i social sono piazze virtuali, offrono una possibilità  unica di poter raccontare agli utenti il nostro brand. No, non  significa postare a ripetizione gli sconti e le promozioni. Il  racconto va al di là della comunicazione di servizio e ha un valore  incredibile. Attraverso quel racconto, diciamo agli utenti cosa  facciamo, quali scelte hanno determinato il nostro percorso. Troppo  difficile? Forse più a dirsi, che a farsi. Un bravo imprenditore,  piccolo o grande che sia sa che ogni giorno scommette sul suo lavoro  attraverso delle scelte. I social offrono la possibilità di poter  raccontare agli utenti cosa c’è dietro il proprio lavoro. Quanti  depliant informativi bisognerebbe impaginare per poter ottenere lo  stesso risultato?

·    Dialogo: i mercati sono conversazioni, recita il Cluetrain  Manifesto. Cosa significa? Che attraverso i social, possiamo  confrontarci con i nostri utenti. Scoprire cosa piace a loro, quale  dei nostri prodotti li ha convinti, perché hanno fatto una cattiva  recensione e come poter migliorare il nostro lavoro e il servizio. Un  dialogo per essere tale però deve avere due interlocutori: quindi  significa che bisogna mettersi davvero in ascolto del cliente, per far  tesoro di ciò che ci ha scritto. Per decenni le aziende, hanno  investito migliaia di lire in ricerche di mercato. Oggi i social,  rendono possibile, grazie al dialogo utente- azienda, creare feedback  immediati.

·    Adv mirate: una volta organizzato un buon piano editoriale,  aggiornando i nostri social aziendali con post in cui ci raccontiamo,  offriamo consigli utili, e sì inseriamo anche le promozioni attive,  possiamo pensare allo step successivo: le campagne. Le “sponsorizzate”  sono tra gli aspetti più controversi dei social: da una parte  consentono di avere risultati sugli investimenti in maniera  scientifica, misurando i risultati attraverso gli analytics dall’altra  possono indurci ad abbandonare i mezzi quando i risultati non  arrivano. Questo perché le attività di Adv, devono necessariamente  partire da una analisi di ciò che si vuole ottenere come risultato  finale. Voglio far conoscere la mia azienda? Voglio che la gente  sappia che c’è una determinata promozione? Voglio andare a recuperare  i vecchi clienti? Ognuna di queste domande corrisponde ad un obiettivo  di campagna diverso. Quindi prima di investire soldi, bisogna  soffermarsi sui nostri obiettivi. I social, offrono altissime  possibilità di profilazione dell’utente, andando a “pescare” in rete  solo le persone davvero interessate, con un minor dispiego di soldi ed  energie. Per fare questo però è basilare ancora una volta conoscere  ciò che vogliamo.

·    Vendite online: i social sono uno strumento importantissimo per il  commercio online. A prescindere che si decida di aprire un proprio  ecommerce attraverso un sito dedicato, o si aderisca ad un  marketplace, scelta quest’ultima sempre più ricercata da piccoli imprenditori, perché consente di abbattere i costi e avere a  disposizione un team di professioni dedicati; i social sono una  vetrina di richiamo essenziale.

Nel customer journey dell’utente, è  proprio sui social che avviene la decisione se procedere con  l’acquisto di un bene o di un servizio. Su Facebook in primis, infatti  si cercano i commenti degli altri utenti, si controllano le  informazioni sul prodotto e sull’azienda. Elementi questi che  contribuiscono in maniera fondamentale al clic sul pulsante “aggiungi  al carrello”.

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