Il consigliere di minoranza di Gesualdo Domenico Forgione invia una lettera al Sindaco Edgardo Pesiri. Ecco il testo completo:
Egregio sindaco, ho espresso la mia opinione e la mia preoccupazione sulla vicenda della scuola. Le rammento per l’ennesima volta che appartengo agli uomini liberi cioè a quelli che hanno lottato e che lottano per un’idea fino alla fine (e dico fino alla fine) quando la ritengono giusta.
L’ho fatto sempre e continuerò a farlo. Aggiungo, se ancora non ha ben compreso il mio carattere e il mio stile, che certamente faccio politica sulle cose che accadono nel Paese. Del resto è anche il mio ruolo. Le posso, però, assicurare, come hanno ben compreso tantissime mamme e papà, che su temi delicati che riguardano la salute dei bambini e la scuola sono in grado di spogliarmi dalle vesti della diversa appartenenza. Sono, prima di ogni altra cosa, un padre e conosco bene i sentimenti e le ansie di un genitore.
Ho imparato a sedere al tavolo di chi governa e a quello di chi non può farlo.
Certo, e per fortuna ogni uomo è diverso dagli altri, avrei agito assumendomi le mie responsabilità come ho sempre fatto nel bene e nel male disponendo misure immediate a qualunque costo come fatto da altri Sindaci.
Non negheró mai una parola rassicurante e un confronto con genitori che, in questi giorni, mi stanno contattando sia favorevoli che “contrari” nella scorsa tornata.
Il Sindaco è come un padre di famiglia che ascolta i propri figli, gli sta vicino, li esorta ad andare avanti senza fermarsi mai e che, quando qualcosa non va, si preoccupa fino a sentire il battito alle tempie. Si fidi è così!
Se le dovesse, per caso, dar fastidio che in tantissimi mi contattano e mi faccio portavoce delle loro “ansie”, a mio avviso giustificate dalla delicatezza del momento, allora pubblichi oltre agli innumerevoli selfie che compaio sul suo profilo Facebook e al brindisi (cosa che non mi sarei nemmeno sognato di fare in questo momento) anche il suo numero personale di telefono così che potranno magari contattare lei e non me.
Il bello e la grande ricchezza di essere il sindaco di un piccolo Paese è proprio questo il resto è fantascienza. Si, fantascienza.
Concludo augurando a chi si é imbattuto nel Covid una pronta guarigione e che nulla accada nel Nostro Paese.
Un abbraccio sincero e senza distinzioni a tutti voi ricordando che i miei bambini e i vostri non hanno i colori dell’appartenenza.