Montesarchio. Tornano le opere d’arte rubate: saranno esposte al museo

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Montesarchio. Tornano le opere d’arte rubate: saranno esposte al museo
È una giornata importantissima per Montesarchio: la restituzione dei quadri che una volta costituivano un solo dipinto, “L’Immacolata fra i Santi Francesco, Domenico, Elisabetta e Teresa”, della chiesa delle Clarisse, rappresenta un evento di valenza assoluta celebrato durante un consiglio comunale ad hoc.
“Di valenza assoluta – ha dichiarato il sindaco Franco Damiano – per la sinergia interistituzionale, per cui ringrazio i carabinieri e in particolare il Nucleo Tutela, e dal punto di vista artistico e culturale: recuperiamo un’opera bellissima e la restituiamo, nel vero senso della parola, ai cittadini, ai turisti, agli amanti dell’arte: un modello che la mia amministrazione ha già adottato con il vaso di Assteas e altre opere importanti, generando numeri incredibili per la mostra Rosso Immaginario. È un bel giorno per Montesarchio”.
Soddisfazione da parte dell’assessore ai Beni Culturali Morena Cecere: “Il ritrovamento del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale della Pala d’altare della Chiesa delle Clarisse esalta l’importanza del nostro patrimonio culturale e rende il giusto merito alla nostra già prestigiosa identità culturale. Il ritorno a casa tanto atteso della pala inorgoglisce la nostra comunità e si inserisce perfettamente nell’azione di valorizzazione e promozione del territorio. Lavoreremo con il direttore del Museo archeologico del Sannio Caudino Antonio e in sinergia con la direzione regionale dei musei della Campania e con la competente Soprintendenza territoriale ad un interessante progetto che prevede un’esposizione temporanea presso il Museo. Esposizione che esalterà il ritrovamento e renderà l’opera fruibile ai visitatori anche in questa fase di emergenza sanitaria in sicurezza e nel massimo rispetto della normativa vigente. Ringraziamo il Maggiore Giampaolo Brasili e il Luogotenente Antonio Coppola per il prezioso contributo e l’opera tenace e attenta che ha consentito il recupero e il ritorno a casa dell’opera”. Durante il consiglio sono intervenuti anche il direttore del museo Antonio Salerno e il direttore dell’area archeologica del Teatro Romano di Benevento, Ferdinando Creta, argomentando la scelta dell’esposizione temporanea della pala al Museo come un’opportunità di ulteriore rilancio dell’offerta culturale locale.