‘Dopo il silenzio…un’altra vita’
Ogni giorno si sente parlare della violenza di genere. Atti deprecabili che si consumano anche tra quelle mura che dovrebbero proteggere. La pandemia ha accresciuto il numero di casi che hanno visto coinvolte donne, non sempre riuscite a scampare al pericolo. Sull’argomento abbiamo ascoltato, Adriana Mascia, che ha realizzato un film che titola: ‘Dopo il silenzio…un’altra vita’. Le versioni in cui è stato prodotto sono tre: cortometraggio per le scuole elementari, mediometraggio per le superiori e lungometraggio per le sale cinematografiche. Adriana ha curato tutto di questa sua creatura dalla sceneggiatura, alla scelta degli attori e finanche le location.
Come nasce l’idea di fare un film sulla violenza di genere?
“La mia idea è nata da uno speciale su Filomena Lamberti visto e seguito con una tale immedesimazione nella persona che mi ha sconvolto i pensieri, cosicché iniziai a scrivere una sceneggiatura sulla violenza sulle donne, ma totalmente inventata da me, considerando che la storia di Filomena la conoscevo solo tramite tv. In seguito decisi di conoscere personalmente questa donna. La contattai su Facebook, lei però, dal triste episodio è completamente controllata e gestita da un’associazione di categoria, per cui dovetti parlare con una avvocato dell’associazione. Le incontrai direttamente in associazione a Salerno, persone molto attente a chiunque si avvicini a Filomena. Comunque mi regalarono il libro della vita di Filomena, che lessi in 2 giorni. E da questo libro ho completato la mia sceneggiatura. Mettere poi in video ciò che avevo scritto mi ha ulteriormente sconvolta. Ogni scena era per me da brividi. E’ come se avessi vissuto davvero quelle violenze”.
Quanto è stata sofferta la scelta degli attori vista la tematica da affrontare?
“Faticosa la scelta perché volevo attori bravi nell’entrare nei vari personaggi e che abbracciassero la causa, quindi tutto no profit. E devo dire che ognuno di loro si è fatto condurre magistralmente in tutte le scene. Hanno messo tutti, comparse comprese un amore viscerale per ogni personaggio. E li ringrazierò per tutta la vita”.
Sono attori forgiati dal set?
“No. La protagonista, ad esempio, fa la conduttrice nella vita, ma è stata bravissima nel seguire ed eseguire tutto quello che le è stato chiesto”.
Si è creato feeling sul set tra gli attori?
Posso dire che alla fine siamo diventati come una grande famiglia. Certo non sono mancate piccole discussioni, ma dovute più alla stanchezza. Consideriamo che il film è stato girato in 4 giorni pienissimi. Ma siamo tutti ancora uniti da questa battaglia.
Leggere le battute è diverso dal recitarle. Quanta improvvisazione c’è?
“Poca. La sceneggiatura è stata studiata prima dagli attori da soli e poi insieme a me. Pertanto, sono arrivati tutti sul set già abbastanza preparati. Quel poco di improvvisazione però è stata molto apprezzata da me perché spontanea e coerente con tutto il resto”.
Quanto ha contato la bravura degli attori per la buona riuscita del film?
“Molto. Se l’attore non riesce ad immedesimarmi nel personaggio, non rende. E’ anche certo però che gli attori devono avere una buona guida e spero di essere stata per loro un buon pilota ed una buona maestra”.
L’atmosfera sul set com’era, dato l’argomento di cui si è trattato?
“Tutti molto concentrati, determinati ed organizzati. Diversamente avremmo impiegato mesi per completare il lavoro. Invece a Marzo ho cominciato a scrivere, a giugno ho messo su la squadra, a luglio abbiamo studiato, a settembre abbiamo girato ed il 25 novembre 2020 ho comunque mandato il film in prima visione mondiale si può dire, in streaming, perché come sappiamo la pandemia ci ha purtroppo bloccati ma mi sono ripromessa di portarlo in giro nelle sale appena sarà possibile. Ma ho fatto in ogni caso moltissime migliaia di visualizzazioni. Ciò significa che il problema è molto sentito e c’è molto desiderio di combatterlo. Così come verrà distribuito in tutte le scuole nazionali, 4/5 elementare, medie e superiori, ma anche all’estero, perché sto lavorando alle traduzioni in francese ed inglese, nonché associazioni di categorie, gratuitamente. Con l’unico impegno di organizzare delle prime visioni alle quali prenderò parte”.

Adriana Mascia: Il suo curriculum artistico spazia dagli spettacoli, commedie teatrali e medico specialistiche, ai film, sceneggiature, varietà, scrittrice. Con il suo ultimo lavoro: sente di avere “raggiunto la piena maturità e consapevolezza artistica”.