“La nostra è la politica del confronto. Non accettiamo lezioni da chi per anni ha abbandonato il territorio ai deluchiani”
“Da medico sono abituato a confrontarmi con i fatti. Una visione che porto anche nella politica, dove non smetterò mai di definirmi moderato e in linea con i valori dell’Udc. Tuttavia, non si può cancellare la storia. A Salerno e in Campania c’è una classe dirigente di centrodestra che per 20 anni, eccezion fatta per una breve parentesi, ha abdicato in favore della sinistra e, in particolare, di Vincenzo De Luca. Edmondo Cirielli lo sa bene, perché si è fatto dichiarare decaduto da presidente della Provincia di Salerno per lasciare il territorio e farsi candidare in Parlamento. La mia storia personale e professionale è lineare. Tale deve essere anche quella politica. Non accetto lezioni di moralità da una classe dirigente che ha usato il territorio come un bancomat. Ecco perché discuto dei programmi e non dei nomi. Ogni alleanza ha una storia a sé: succede a livello nazionale e non vedo perché ci si debba scandalizzare qui. E fa specie che a scandalizzarsi sia gente che ha lasciato il territorio in mano ai deluchiani”.
Così Mario Polichetti, segretario provinciale dell’Udc, replica alle accuse dei vertici di Fratelli d’Italia sulle alleanze da attuare in vista delle prossime elezioni amministrative nel Salernitano. “Fa piacere che il commissario provinciale di Fdi, Giuseppe Fabbricatore, mi chieda di occuparmi prevalentemente di medicina. Lo faccio tutti i giorni e l’ho fatto anche quando mi ha chiesto di sostenerlo nella tornata elettorale che l’ha visto candidato sindaco a Nocera Superiore e, che purtroppo, tutti sappiamo che epilogo ha avuto. Candidare Michele Sarno a Salerno, persona perbene e professionista esemplare, è una fuga in avanti che attualmente è soltanto controproducente. Perché non discutere e trovare un’intesa? Forse perché mostrare i muscoli può essere più efficace. Ma all’Udc questo non sta bene. A Battipaglia sosteniamo Visconti, perché ci pare la scelta migliore. Tuttavia, siamo in democrazia e siamo pronti a ragionare per un candidato unico. Stessa questione per quanto riguarda Eboli. Questo per spiegare l’Udc non è la politica del “due forni”, ma è la politica del confronto. Perché ci teniamo a cambiare questo territorio dopo 20 anni di dominio incontrastato di una classe politica che non può rispecchiarsi tra destra, sinistra e centro, ma è solo asservita ai suoi obiettivi. Se per Cirielli e Fabbricatore questa è una delle tante campagne elettorali della loro carriera politica, io non la penso così. Per me, è l’opportunità di voltare pagina. Veramente. Se vogliono, possiamo farlo assieme. Altrimenti ce ne faremo una ragione. E forse Vincenzo De Luca ringrazierà ancora una volta”.