Covid-19 Campania. De Luca:” La vaccinazione di massa è l’unica arma per venir fuori da questo incubo”.
Consueta diretta streaming del venerdì pomeriggio del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
“Sul fronte dell’epidemia i dati snocciolati sono tutt’altro che rassicuranti.
Nella settimana dal primo al sette di marzo – spiega De Luca – l’indice Rt campano si attestava a 1,5, nella settimana dall’otto al quattordici è salito a 1.65. Il problema vero sono le varianti, la cui facilità di trasmissione è molto forte”. Sul fronte degli ospedali la Campania è al 27% dei posti di Terapia Intensiva occupati, se dovessimo salire al 30% saremo costretti a chiudere dei reparti dedicati a pazienti non covid. Stessa cosa per i posti di degenza, siamo al 37% e la soglia critica è di circa il 40%”.
Poi De Luca prende a parlare di vaccini: “Dopo la decisione dell’Ema su Astrazeneca riprenderemo da domani anche in Campania le vaccinazioni. Con questo vaccino abbiamo già inoculato 140 mila dosi, 120 mila al personale scolastico e 20mila alle forze dell’ordine. In totale nella Regione Campania sono 633mila le persone a essere state vaccinate, 422mila con la prima dose e 211mila anche con la seconda”.
“Avevamo sondato la possibilità – ha continuato De Luca – di somministrare il vaccino anche ai minori di 16 anni in modo da procedere alla riapertura delle scuole. Purtroppo, però, in questa fascia d’età va somministrato il vaccino Pfizer o Moderna, ma le dosi sono assolutamente limitate e vanno riservate alle persone fragili”.
Poi De Luca è tornato alla carica sulla sperequazione nella distribuzione dei vaccini in Campania: “Ho scritto una lettera al neo commissario Generale Figliuolo spiegano che in Campania mancano all’appello 126 mila dosi. E’ intollerabile che altri Regioni, sebbene con meno abitanti della nostra, abbiano ricevuto un numero maggiore di vaccini. Auspichiamo che il tutto venga riequilibrato nel mese di aprile”.
Sull’ordine delle vaccinazioni il Presidente Campano è stato molto chiaro: “In questo momento le categorie dei fragili sono la priorità assoluta. Poi verranno tutti gli altri. Appena avremo le dosi a disposizione vaccineremo in tutto i luoghi possibili, la vaccinazione di massa è l’unica arma per venir fuori da questo incubo”.
