
Intervista al dottor Giuseppe De Iesu, medico responsabile dell’Unità Operativa Complessa Materno infantile dell’Asl di Avellino
E’ impegnato, in questi giorni, nella campagna vaccinale degli ultraottantenni. Ma, da tanto, combatte sul fronte per sconfiggere il virus che, anche adesso che siamo in zona rossa, continua con le sue varianti a non cedere il passo.
Giuseppe De Iesu, medico responsabile dell’Unità Operativa Complessa Materno infantile dell’Asl di Avellino, fa il punto sul periodo che stiamo attraversando.
Quando si finirà di vaccinare, tutti, in Irpinia?
Queste le previsioni di De Iesu:
“Il personale sanitario, le Rsa, i centri di riabilitazione sono praticamente vaccinati con la seconda dose. Entro questa settimana il personale scolastico sta per iniziare almeno una dose e, per loro, si prevede per fine maggio la seconda dose di AstraZeneca. Tutte vaccinate, entro fine marzo, le forze dell’ordine e ,a loro, la seconda dose è prevista entro fine giugno“.
E gli anziani quando potranno completare il ciclo della vaccinazione?
“Entro il 15 aprile”. Ovviamente tutto dipenderà da quanti vaccini arriveranno in provincia. Il dottore lo conferma.” L’incognita è per gli under 80, perché dipende appunto dalla disponibilità. I vaccini potrebbero non essere sufficienti“.
Quanti irpini dovranno ricevere le dosi?
“In Irpinia occorre vaccinare 310 mila persone ,circa, entro settembre e per correre speditamente l’Italia, a regime, ha bisogno di otto milioni di dosi al mese“.
Ma quale può essere il dato confortante?
“È la messa in sicurezza degli anziani dei soggetti fragili. Un obiettivo che è a portata di mano e garantirà un netto calo della mortalità che, in Campania, è stato e resta molto basso. Circa un quarto della media nazionale”. Ma anche qui da noi, però, non mancano le polemiche. File lunghe davanti agli ospedali, in attesa di essere vaccinati, ma il dottore è fiducioso.” Siamo al collo dell’imbuto. L’organizzazione dell’apparato vaccinale è un dato incontestabile, in Campania così come in provincia di Avellino. L’ unico limite è costituito dall’insufficiente fornitura di vaccini dall’hub nazionale”.
E la zona rossa,cominciata oggi( ieri per chi legge, n.d.r.), quando potrebbe finire?
“Direi – conclude il dottore De Iesu- che, almeno per tre settimane, sarà inevitabile“.
Giancarlo Vitale
Leggi su TgNewsTV