MONTEFORTE. NAPPI, DEL MASTRO E DE FALCO: “NOI INSIEME PER RISOLLEVARE LE SORTI DI UNA COMUNITA’ MORTIFICATA DA DISSERVIZI E LACUNE”
De Sapio e Aurigemma: “Opportuno abbandonare le logiche di scontro nelle quali si è ritrovata la nostra realtà ed abbracciare una mentalità di apertura e confronto, dialogo e comprensione, innanzitutto interna, oltre che esterna, per ricreare una realtà sanamente amministrata e piacevolmente vivibile”.
Monteforte, 9 mar – “A pochi mesi dalla scadenza elettorale, slittata causa emergenza Covid, Palazzo Loffredo ci consegna una maggioranza politica smembrata da dimissioni ed espulsioni, sostenuta numericamente soltanto dall’ingresso di un membro dell’opposizione e una minoranza che, seppur rinfoltita nei ranghi, non è stata mai capace di incidere nell’attività dell’Ente. Il risultato è che il Sindaco Giordano porta a termine il suo mandato con un equilibrio precarissimo che è sicuramente valso a mantenere la propria poltrona, ma non certamente a raggiungere risultati visibili per la comunità Montefortese. Il nostro paese nonostante vanti una posizione strategica e goda di una storia e capacità considerevoli, versa attualmente in uno stato lacunoso e di disservizio generale; il protagonismo ha prevalso sul bene comune, il conflitto privato sull’interesse dei singoli cittadini.
Consapevoli di questa condizione di disagio, avvertita innanzitutto dai cittadini, desiderosi di risollevare le sorti di Monteforte, mettiamo da parte le ragioni che ci hanno diviso nel passato per avviare un percorso che serva ad unire le energie migliori che operano nella nostra comunità e tornare a dare alla Comunità un’Amministrazione all’altezza delle sfide poste da tempi così fortemente condizionati dalla pandemia da Covid e dall’ansia di assicurare un futuro migliori alle nuove generazioni.” Così in una nota Sergio Nappi, già sindaco di Monteforte, Giuseppe Del Mastro e Giovanni De Falco, quest’ultimi entrambi già componenti dell’esecutivo comunale.
Consapevoli di questa condizione di disagio, avvertita innanzitutto dai cittadini, desiderosi di risollevare le sorti di Monteforte, mettiamo da parte le ragioni che ci hanno diviso nel passato per avviare un percorso che serva ad unire le energie migliori che operano nella nostra comunità e tornare a dare alla Comunità un’Amministrazione all’altezza delle sfide poste da tempi così fortemente condizionati dalla pandemia da Covid e dall’ansia di assicurare un futuro migliori alle nuove generazioni.” Così in una nota Sergio Nappi, già sindaco di Monteforte, Giuseppe Del Mastro e Giovanni De Falco, quest’ultimi entrambi già componenti dell’esecutivo comunale.
“Ogni appuntamento elettorale, che sia locale, regionale o nazionale – aggiungono i tre, accomunati anche dall’esercitare la professione di medico – rappresenta un momento di riflessione per i cittadini chiamati al voto e per gli stessi amministratori ed eletti uscenti. E’ il momento di trarre un bilancio dell’azione politico-amministrativa svolta partendo innanzitutto dalla valutazione di progressi o addirittura regressi che tale azione ha comportato per il territorio e la sua comunità. A Monteforte ormai da più di un decennio si è persa quella spinta propulsiva che la politica aveva rappresentato per l’intera comunità, frutto di una passione che coinvolgeva l’intera cittadinanza.”
“Così succede – proseguono Nappi, Del Mastro e De Falco – che ad ogni scadenza elettorale la politica diventa appannaggio di personaggi che con le proprie performance camaleontiche vadano alla ricerca di contrapposizioni più che di convergenze; personaggi per i quali l’appuntamento elettorale diventa soltanto l’ennesima occasione di uno sterile scontro.”
“Intanto il tempo inesorabilmente corre verso l’appuntamento elettorale – osservano i tre – ed i protagonisti di una sterile opposizione anziché rendersi promotori di un necessario allargamento e coinvolgimento di chi negli anni ha dimostrato passione, dedizione, senso di appartenenza e maturato le necessarie esperienze, si fossilizza nella ricerca del nuovo. Quel nuovo che tanti danni sta facendo in giro nel nome del populismo.”
“Intanto il tempo inesorabilmente corre verso l’appuntamento elettorale – osservano i tre – ed i protagonisti di una sterile opposizione anziché rendersi promotori di un necessario allargamento e coinvolgimento di chi negli anni ha dimostrato passione, dedizione, senso di appartenenza e maturato le necessarie esperienze, si fossilizza nella ricerca del nuovo. Quel nuovo che tanti danni sta facendo in giro nel nome del populismo.”
“La conseguenza di tale condizione ha portato il nostro paese in uno stato lacunoso e di disservizio generale, nonostante vanti una posizione strategica e goda di una storia e capacità considerevoli. E’ evidente – concludono i tre – che il protagonismo ha prevalso sul bene comune, il conflitto privato sull’interesse dei singoli cittadini.”
Come promotori di un nuovo percorso, accanto a Nappi, Del Mastro e De Falco anche altri due ex amministratori come Rosa De Sapio e Antonio Aurigemma. Entrambi fanno sapere che “a breve sarà firmato un documento politico programmatico che raccoglierà molti dei nomi appartenenti alla politica locale, al mondo delle professioni e del mondo dell’associazionismo. Monteforte non può continuare ad essere strumentalizzato e utilizzato per la soddisfazione personale di qualcuno né può permettersi di rimanere ancora indietro, ma deve andare a passo con le realtà limitrofe. Una cittadina che conta ben 13mila abitanti non può ancora vivere nell’ombra come se fosse la periferia del Capoluogo, ma dovrebbe offrire opportunità, servizi, prospettive ed idee che rafforzino le radici e facciano rinascere il senso di vivere nella propria comunità.”
“E’ necessario, soprattutto in un periodo di forte emergenza sanitaria, sociale ed economica – proseguono De Sapio e Aurigemma – coinvolgere tutte le possibili energie e professionalità oltre ogni steccato politico e generazionale. Monteforte ha le potenzialità per splendere di luce propria e per ricoprire un ruolo considerevole sia in ottica locale che provinciale e regionale. Sarà tuttavia opportuno abbandonare le logiche di scontro nelle quali si è ritrovata ed abbracciare una mentalità di apertura e confronto, dialogo e comprensione, innanzitutto interna, oltre che esterna, per ricreare – concludono – una realtà sanamente amministrata e piacevolmente vivibile.”