Il Sindaco e l’Amministrazione comunale hanno manifestato la volontà di volersi costituire parte civile per reati, commessi nel Comune di Montemiletto, di violenza e di maltrattamenti ingiustificati nei confronti degli animali.
“Agli inizi nel marzo del 2019, infatti, il Comune di Montemiletto è stato al centro della discussione, anche giornalistica, per fatti di cronaca a causa dell’uccisione di un cane meticcio che sarebbe avvenuta per soffocamento mediante un laccio intorno al collo di nylon, impiccato ad un arbusto”.
La decisione di volersi costituire parte civile nel processo penale in questione nasce dal fatto che negli ultimi anni, sul territorio del Comune di Montemiletto, si sono verificati diversi episodi inerenti l’uccisione e/o maltrattamenti di animali, in modo particolare di cani; per non dimenticare, si ricorda l’episodio del povero cane “Fiume” barbaramente impiccato al ponte in località Isca del Mulino, nei pressi del fiume Calore, nonché quello del cane catturato e soffocato”.
“In merito a tutti questi episodi, nel febbraio del 2019, gli allora Consiglieri comunali di minoranza, D’Anna e Minichiello presentavano una mozione con la quale si chiedeva al Consiglio Comunale di pronunciarsi sulla doverosità per il Comune di costituirsi parte civile in tutti i processi che avrebbero visto imputati i responsabili di tali atti; mozione non approvata dalla precedente Amministrazione comunale e respinta dall’allora Consiglio comunale”.