Legge di Bilancio 2021: tante le misure di contrasto alla crisi pandemica

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Legge di Bilancio 2021: tante le misure di contrasto alla crisi pandemica

Ammonta a circa 40 miliardi di euro l’insieme delle misure messe in  campo dal nostro legislatore per contrastare i molteplici effetti  causati dalla crisi economica scaturita dalla pandemia sanitaria. Le misure introdotte, seppur molto eterogenee fra loro, hanno come  denominatore comune la volontà di dare impulso agli investimenti  privati ed ai consumi dei cittadini per sostenere l’economia nazionale. Alcune di queste misure sono di carattere decisamente innovativo  mentre altre estendono i limiti temporali ed ampliano la platea dei  potenziali fruitori di misure già introdotte negli ultimi anni. Fra quelle di cui è stato ampliato il raggio di azione e prorogate al  2021, di maggiore interesse, ricordiamo la riconferma dell’ecobonus  per la riqualificazione energetica degli edifici, il “bonus ristrutturazioni” per i lavori di recupero edilizio (con inclusione,  tra gli interventi agevolabili, della sostituzione del gruppo  elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas   di ultima generazione),  il “bonus facciate” al 90% per il recupero o  restauro della facciata esterna degli edifici, ed il bonus mobili per  l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di  immobili ristrutturati con innalzamento a 16mila euro del tetto di  spesa su cui calcolare la detrazione. Numerose modifiche sono state apportate al bonus 110%: la detrazione  per le spese sostenute nel 2022 andrà ripartita in quattro (e non più  in cinque) quote annuali di pari importo; potrà godere del bonus anche  l’unico proprietario di un edificio composto da 2 a 4 unità immobiliari; ammessi anche i lavori finalizzati all’abbattimento delle  barriere architettoniche se realizzati congiuntamente a uno o più  interventi trainanti, quali cappotto termico, sostituzione di impianti  di climatizzazione invernale, misure antisismiche; prorogato sino al  31 dicembre 2022 la possibilità di eseguire i lavori su edifici  condominiali purché al 30 giugno 2022 siano stati eseguiti almeno il  60% dei lavori rientranti nell’intervento. Anche per le spese sostenute nel 2022 si potrà optare, in sostituzione  dell’utilizzo diretto della detrazione del 110%, per: un contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto ai  fornitori che hanno effettuato gli interventi, che recupereranno sotto  forma di credito d’imposta, pari alla detrazione spettante, con la  facoltà di cederlo successivamente ad altri soggetti (compresi Poste  Italiane ed altri intermediari finanziari).
la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con la facoltà  di cederlo successivamente ad altri soggetti (compresi Poste Italiane  ed altri intermediari finanziari).
Al riguardo, Poste Italiane ha attivato un validissimo servizio per la  cessione dei crediti, gestibile anche on-line. Confermato anche per il 2021 il bonus verde che prevede la  detrazione del 36% delle spese sostenute per interventi di  sistemazione a verde di aree scoperte di immobili privati a uso  abitativo. Sempre per i privati è stato introdotto un nuovo bonus – c.d. bonus  idrico – pari a 1.000 euro per interventi   di sostituzione di  sanitari in ceramica con  nuovi  apparecchi  a scarico ridotto e di  apparecchi di rubinetteria  sanitaria esistente con nuovi apparecchi a   limitazione di flusso d’acqua.
Un’altra misura, introdotta per la prima volta, prevede l’erogazione  di un contributo, pari al 40% della spesa, a favore delle persone  fisiche appartenenti a nuclei familiari con Isee inferiore a 30mila  euro, che entro il 31 dicembre 2021 acquistino, anche in leasing, autoveicoli nuovi esclusivamente elettrici, di potenza inferiore a 150  kW, con prezzo di listino inferiore a 30mila euro, al netto dell’Iva. Anche per le imprese sono state previste molte misure di sostegno.
Per le aziende operanti nel settore turistico ricettivo e spettacoli è  stata prevista l’esenzione della prima rata IMU 2021 per gli immobili  di proprietà utilizzati per l’esercizio dell’attività. E’ stata estesa anche alle reti di imprese agricole per le annualità  dal 2021 al 2023, il credito d’imposta del 40% a sostegno del Made in  Italy, per realizzare e ampliare piattaforme informatiche destinate al  potenziamento dell’ e-commerce. Confermato sia per il 2021 che per il 2022 il credito d’imposta del  50% per gli investimenti pubblicitari sui giornali quotidiani e  periodici, anche online (c.d. “bonus pubblicità”). Prorogate le misure per il sostegno della liquidità delle imprese  colpite dagli effetti dall’emergenza pandemica, disposte con  precedenti interventi normativi. In particolare sono state confermate  fino al 30 giugno 2021 le garanzie straordinarie rilasciate da SACE e  dal Fondo PMI di cui agli artt. 1 e 13, comma 1, del Decreto  Liquidità. Prorogata, sempre fino alla 30 giugno 2021, anche la  moratoria straordinaria sui finanziamenti alle PMI introdotta  dall’art. 56 del Decreto Cura Italia. La scadenza originaria dello  scorso settembre 2020 era già stata prorogata a fine gennaio 2021 dal  Decreto Agosto. Esteso al 31 dicembre 2022, e al 30 giugno 2023 limitatamente al  verificarsi di alcune condizioni, il credito d’imposta (dal 6% al 15%)  riservato alle imprese residenti in Italia per investimenti in beni  strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nel  territorio nazionale, a condizione che le medesime imprese fruitrici  delle agevolazioni siano in regola con le norme sulla sicurezza nei  luoghi di lavoro e abbiano correttamente adempiuti agli obblighi di  versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei  lavoratori. Le imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture  produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata,  Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo, entro il 31 dicembre  2022, potranno beneficiare di un credito d’imposta nella misura del 25  per cento per le grandi imprese, del 35 per cento per le medie imprese  e del 45 per cento per le piccole imprese. Gli investimenti per essere  agevolabili dovranno avere carattere di innovazione, pertanto essere finalizzati  alla creazione di un nuovo stabilimento o di nuova linea di  produzione, ovvero alla diversificazione della produzione, anche  mediante innovazione dei processi produttivi; pertanto con esclusione  degli investimenti di “mera sostituzione”. Rifinanziata anche la misura Industria 4.0; è stato previsto un  credito d’imposta fino al 50% per gli investimenti in beni materiali  di cui all’allegato A della legge di bilancio 2017, in sostituzione  della precedente agevolazione dell’iperammortamento. Queste, e tante altre misure, messe in campo con l’obiettivo di  risollevare le sorti del Paese.

Alessandro Alfano