Direttivo della Fiom per le problematiche legate al Covid 19 si è tenuto non in un luogo chiuso ma all’aperto, legittime le preoccupazione sullo stabilimento di Pratola Serra dopo anni di ricorso alla cassa integrazione. Nell’ultimo periodo, molti operai sono stati impiegati nella produzione delle mascherine e il ricorso agli ammortizzatori sociali è stato mitigato.
Vincenzo Ciampa, delegato Fiom, alla conclusione dei lavori ha sostenuto: “Si chiude un anno nel quale il ricorso agli ammortizzatori sociali è stata massiccio e se il bilancio non è totalmente negativo lo si deve solo al fatto che accanto a quei pochi motori, ora a Pratola Serra si producono milioni di mascherine al giorno”.
Poi, aggiunge: “La produzione di mascherine ci ha consentito di galleggiare, ma l’anno prossimo senza un cambio di rotta complessivo nelle produzioni, difficilmente si dirà addio agli ammortizzatori sociali”.
Le prospettive potrebbero essere positive nello stabilimento irpino, infatti, a Pratola Serra dal 2021 si potrebbe tornare a costruire motori a pieno regime, potrebbe partire la produzione per le forniture Ducato e per i veicoli commerciali con una produzione di 150mila motori all’anno.