Quando tu, maledetto virus, sarai solo un brutto ricordo…

Quando tu, maledetto virus, sarai solo un brutto ricordo…
E loro, i nostri giovani, i nostri piccoli eroi, saranno il futuro di questa terra.
“Stanno ogni mattina davanti ad un monitor.
Computer, palmare o telefonino.
Si collegano e rispondono all’appello.
Presente, presente, presente…
Voci impastate dal sonno, quaderni, libri e penne sparsi sul tavolino.
Spesso indossano un maglioncino sul pantalone del pigiama,  capelli spettinati e cominciano la lezione.
A volte perdono la connessione, altre volte non riescono a sentire oppure sentono ma non vedono…
E salutano gli insegnanti con la consueta formula “Buongiorno prof”
L’anno scolastico scorre, i programmi vanno avanti, le verifiche e le interrogazioni vengono fatte.
Ma manca l’anima a questa scuola.
Manca il vociare, la condivisione, quell’inconfondibile  odore di ragazzi, quel misto di gessetto per la lavagna e di panino al prosciutto. Scorrono i
giorni sul diario.
Ma anche i diari sono tristi senza  scarabocchi dei compagni.
Triste la ricreazione sul divano, noiosa come quel panino al prosciutto senza sapore.
L’ ultima ora senza campanella non ha senso.
Non ha senso riempire lo zaino  alla rinfusa.
E i giorni scorrono, nel diario e nel calendario.
E con loro anche le gite di fine anno, tutti insieme sul pullman a far casino, cantando.
Quelle gite che scappano via, insieme alle pagine del diario e ai fogli del calendario.
E che non torneranno mai più.
Mai più accidenti! Perdute per sempre.
Come quelle emozioni che dovrebbero accompagnarti per tutta la vita.
Le recite teatrali, l’ansia di non ricordare la battuta e l’emozione di trovare i propri genitori tra i tanti.
Maledetto virus quanto gli hai rubato!
Ma non hai vinto con loro.
No, con loro proprio no!
Stanno lì, davanti a quei monitor, non escono, non vanno più in palestra, niente merende a casa degli amici, niente feste a tema, niente,
niente di tutto questo.
Ma accettano tutto con una maturità straordinaria.
Eroi del loro tempo, di questo tempo sospeso.
Ma tu con loro non hai vinto!
Loro hanno la vita davanti.
E se la sapranno vivere, mangiare, bere, accarezzare, amare.
Perché grazie a te hanno capito quanto nulla sia scontato.
E torneranno a correre e a colorare le strade e le piazze.”
Siete grandi ragazzi, grandi davvero!