La legge deve essere uguale per tutti. La scuola non è una roulette russa. La Vita deve essere tutelata.
Dal 16 novembre e fino al giorno 23 restano sospese le attività in presenza dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia (sistema integrato di educazione e di istruzione 0-6 anni) nonché l’attività didattica in presenza delle prime classi della scuola primaria.
Dal 16 novembre 2020 e fino al 29 novembre 2020 restano, inoltre sospese le attività didattiche in presenza delle classi della scuola primaria diverse dalle prime, nonché quelle delle prime classi della scuola secondaria di primo grado e le attività dei laboratori.
E’ quanto prevede l’ordinanza numero 90 del 15 novembre firmata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Tutto ciò mentre il bollettino dell’Istituto Superiore della Sanità rileva che nella fascia tra 0 e 19 anni il 7 novembre scorso i contagi erano pari a 102.419 evidenziando che la scuola è il primo veicolo di trasmissione del virus.
Intanto quello che si sta verificando,in questi ultimi giorni è,a dir poco, esilarante. Una comicità degna dei migliori film di Totò se non fosse per l’aspetto drammatico che la situazione racchiude in sé.
Eh sì, al dramma, nato dall’emergenza sanitaria si aggiungono molteplici drammi silenziosi di chi subisce,passivamente, decisioni assurde e, soprattutto, inique.
Che la legge non sia uguale per tutti è ormai evidente ma che ci siano “persone” in grado di decidere della vita o della morte dei cittadini,questo è davvero intollerabile.
Lungi dall’essere fautori o meno della didattica a distanza, qui occorre evidenziare come si possa consentire una disuguaglianza gravissima ed evidente tra persone che svolgono lo stesso lavoro.
Ed è davvero aberrante leggere, quotidianamente, sterili quanto improduttive polemiche all’insegna del “Cicero pro domo sua”.
Ci si chiede come sia possibile che le scuole dell’infanzia e le scuole primarie debbano poter svolgere la didattica in presenza mentre la scuola secondaria continuerà con la didattica a distanza.
Qual è la “logica”, se di logica si tratta che anima questi provvedimenti, resi, tra l’altro ancora più paradossali dalla scelta, su base volontaria demandata a docenti, personale Ata ed alunni, di sottoporsi o meno a screening mediante tamponi?
La domanda è inevitabile: perché demandare alle vittime di questa situazione la scelta di effettuare o meno tamponi su base preventiva?
Senza entrare nel merito dell’ affidabilità o meno di uno screening di questo tipo (sarebbe necessario un capitolo a parte), ci si chiede a cosa serve questa pseudo prevenzione.
Forse la prevenzione c’è ma è di tutt’altra natura…….Forse si vuol giocare ad un rimbalzo di responsabilità facendo ricadere sulle stesse vittime il peso di scelte scellerate.
Occorre dire ” Basta” a questo sistema criminale,occorre svegliarsi dal sonno, non siamo pedine di una roulette russa da spostare a piacimento, non siamo numeri ma persone con una storia,una cultura ed una dignità da difendere.
Siamo davvero alla farsa, se non fosse che in ballo c’è la Vita, con la quale nessuno può permettersi di giocare. Stupisce che nessuna voce si alzi a manifestare il proprio dissenso per scelte tanto assurde.
Stupisce che tanti siano vittime di quel “Signor sì” che sta portando alla deriva la scuola italiana.
Se emergenza c’è, è per tutti.
In virtù di ciò non si può non plaudire alla scelta del sindaco di Foglianise che ha assunto una decisione,a nostro avviso,giusta e responsabile, ossia chiudere fino al 28 novembre p.v. tutte le scuole del Comune ordinando, di fatto, la sospensione dell’attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado site sul territorio comunale, sia private che pubbliche, sospensione estesa anche allo svolgimento delle attività didattiche agli alunni affetti dallo spettro autistico e/o diversamente abili.
Risulta, infatti, che nonostante la chiusura delle scuole in Campania, diversi docenti di siano recati in presenza per svolgere didattica ad alunni disabili, come peraltro, prevede la normativa nazionale.
Ma questi alunni, in quanto più fragili,non sono forse i primi a dover essere tutelati? Che senso ha mandarli in un aula vuota con il docente di classe e quello di sostegno? Se si ritiene che la scuola sia sicura per queste persone perché non aprirla a tutti?
Misteri…….o forse no…… Quindi i docenti di sostegno e non solo, a volte, anche per un solo disabile, vengono costretti a prendere servizio supportati dai docenti curriculari, per non parlare di quelli che stanno facendo didattica a distanza,in presenza, ovvero a scuola ma in assenza degli alunni,altra follia conclamata.
Ci sarebbe ancora troppo da dire e denunciare ma con questo articolo vogliamo indurre tutti a riflettere.
Se l’emergenza c’è, è per tutti, non esistono docenti, Ata ed alunni di serie A e docenti, Ata ed alunni di serie B.
Dispiace dirlo ma i primi ad opporsi a queste assurdità dovrebbero essere proprio le vittime di quelle che possiamo definire,senza ombra di dubbio, gravissime ed ingiustificabili ingiustizie sociali, se non altro,per difendere: diritti,salute e dignità.
Forse è ora di svegliarsi prima che sia troppo tardi.
Lia Minicozzi
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