Il 12 ottobre scorso all’Albo Pretorio del Comune sono stati pubblicati due Avvisi mediante i quali si dà notizia di attività amministrativa compiuta con le Delibere di Giunta n.107 del e n.72 del in merito a due distinti Piani Urbanistici Attuativi di iniziativa privata.
In entrambi gli Avvisi vi è una palese incongruenza giacché mentre si dà notizia della dei P.U.A. si richiamano Deliberazioni di approvazione degli stessi, laddove, come tutti sanno, l’atto di adozione di uno strumento urbanistico ha portata e valore ben diversa dall’atto di . Peraltro nessuna della due Delibere richiamate negli Avvisi risultava pubblicata, benché una delle due fosse stata assunta oltre due mesi prima.
Per avere un minimo di chiarezza, con nota del , abbiamo chiesto all’Amministrazione di volerci dare copia delle Delibere in questione e gli estremi di pubblicazione all’Albo Pretorio.
L’Amministrazione, tramite il Segretario Comunale, ci ha risposto il , con nota prot.11246, segnalandoci che sia la Delibera del 6 ottobre che quella del 31 luglio potevano essere scaricate dall’Albo Pretorio dove, entrambe, erano state pubblicate il .
In verità già prima di essere raggiunti dalla risposta dell’Amministrazione del 30 ottobre avevamo avuto modo di leggere le due Delibere pubblicate il 20 ottobre, ed avevamo avuto conferma che esse, non solo nell’oggetto, si configurano, per forma e sostanza, come atti di approvazione degli strumenti urbanistici in questione. Ma non basta: … , ’.
Fin qui nulla di nuovo: il solito pressappochismo e la solita opacità amministrativa.
Ma nella nota prot.11246 del 30 ottobre vi è un passaggio che è, contemporaneamente, esilarante ed inquietante. In esso l’Amministrazione, infatti, trova “singolare” che i consiglieri di opposizione conoscessero già il 14 ottobre l’oggetto esatto, la numerazione e la data delle due Delibere pubblicate solo il 20 ottobre, e chiede di svelare le modalità con cui ne sono venuti a conoscenza “ ’ ’”.
E’ davvero esilarante che l’Amministrazione non si renda conto che il segreto, più di Pulcinella che d’ufficio, lo avesse reso noto essa stessa negli Avvisi pubblicati all’Albo Pretorio il 10 ottobre.
Ma è certamente inquietante apprendere che l’Amministrazione consideri “segreto di ufficio” l’oggetto di una Deliberazione che, per sua natura, dovrebbe essere prontamente pubblicata. E, ancor più, che consideri la violazione di tale segreto meritevole di provvedimenti disciplinari (evidentemente a carico di dipendenti infedeli), senza peraltro rendersi conto che la violazione è reato previsto e punito dal Codice Penale.
E si tratta della stessa Amministrazione che non è stata nemmeno sfiorata dal pensiero di avviare almeno sommari accertamenti su circostanze, denunciate ripetutamente dai consiglieri di opposizione, che evidentemente considera bagatelle, come il prolungato ritardo nella sottoscrizione dei contratti con l’aggiudicatario, il pagamento di importi non dovuti nella gestione di contratti pubblici, l’affidamento diretto di contratti a condizioni sfavorevoli all’Amministrazione e quisquilie del genere.