Intervista a Romina Cappuccio, psicologa che ascolta le ansie della gente durante il Coronavirus.
Grottaminarda. “Ci vorrà qualche tempo, almeno un decennio per superare emotivamente e mentalmente questo momento che stiamo, faticosamente, attraversando”. Lo dice Romina Cappuccio, psicologa e psicoterapeuta che, da quando è cominciata la diffusione del Covid 19, quindi già dalla prima ondata, lavora in alcune strutture della provincia, tra cui il centro”Minerva”di Ariano Irpino. Dove, ogni quindici giorni, chi lavora è sottoposto al test del tampone. E ascolta timori e preoccupazioni, angosce e speranze di chi tenta, piano piano, la risalita e cerca di vivere giorni migliori. Anziani, oppure giovani che, da questa situazione, non sanno come uscirne. La scorsa primavera, la dottoressa disse che sarebbe stato un problema da affrontare .”Se prima ci trovavamo a combattere una emergenza – aggiunge Cappuccio- dobbiamo renderci conto che, adesso, è ancora più grave per lo stress ed il trauma che stiamo subendo”. Il virus è un nemico nemmeno tanto più invisibile. “Sono più preoccupata di qualche mese fa-risponde la giovane psicologa-sopratutto per come, questo virus, è entrato nella vita delle persone”. Adesso, infatti, è diventato un”fatto strutturale”. Tra i più giovani che si rivolgono a lei, e che sembrano i più fragili nonostante la loro ostentata sicurezza, si registrano casi di abuso di sostanze che alterano il proprio stato. Un problema, secondo Cappuccio, “è l’ansia e la depressione che, questo momento, arreca”. “O di alcool e droghe”. Avviene, in special modo, nei paesi dove l’assistenza sanitaria è più bassa. Quindi, i giovani vedono un rifugio in quel tipo di sostanze.”Siamo su un labile orlo psicologico”. Il Covid, oggi, colpisce il corpo, il cervello, il respiro, “ma non fa vedere cosa accade alla psiche delle persone-aggiunge la dottoressa, originaria di Grottaminarda”. Perché andiamo incontro ad inevitabili “disordini mentali”.”Non si è stabilizzato niente, anzi siamo peggiorati”. L’ansia che ci assale è diventata un’altra cosa.”Si è tramutata in rabbia,come abbiamo visto in questi ultimi giorni. Ed è un mix esplosivo”. La dottoressa Cappuccio ha incontrato persone con disturbi post traumatici.” Cosa che porta a crisi relazionali, ad ossessioni conseguenti. Come stare chiusi in casa, non toccare e non essere toccati”. Di avere”paura dell’altro”. Per questo chi si rivolge alla psicologa deve seguire una terapia, attraverso un percorso riabilitativo. Faticoso. E, alla fine, in fondo a questo tunnel, la luce comunque si intravede. Se, come dice la dottoressa, che a fine giornata è stanca ma convinta che qualcosa può cambiare.” Bisogna non perdere la fiducia. Nella vita, in se stessi:sarebbe già un buon inizio perché le cose migliorino”. Perché “andrà tutto bene” non resti solo un modo di dire.
Giancarlo Vitale