Azzolina ok ai concorsi, precari a rischio

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I docenti preoccupati per l’aumento dei contagi che si preparano a partecipare al concorso accusano la ministra di aver una fretta immotivata e scarsa attenzione alla vicinanza della sede d’esame con la residenza.

Infuriano le proteste da parte degli insegnanti. Così Elena, una delle aspiranti insegnanti si sfoga su uno dei vari gruppi Facebook dedicati ai concorsi per la scuola: “Qualcuno ha pensato a tutti quei docenti che non potranno partecipare al concorso per il ruolo perché in quarantena, malati o in altre spiacevoli condizioni causate dalla pandemia?”.

Il primo è previsto dal 22 ottobre al 16 novembre: è il concorso straordinario indetto dal ministero dell’Istruzione per l’immissione in ruolo di 32 mila docenti precari. I candidati sono circa 64 mila e la paura del contagio si fa viva per la contingenza di dover stare in tanti nello stesso posto.

Le proteste infuriano anche per le scarse informazioni pratiche su dove si svolgeranno le prove e in che modo: “Io so solo che dovrò andare in Lombardia…mi sembra un po’ vago come indizio”, scrive un partecipante. E infiamma la protesta tra chi ritiene ingiusto e pericoloso per la pandemia. E già si pensa al da farsi: “Io non so se posso esserti di aiuto ma noi per il tfa stiamo provando a fare ricorso al TAR, non so se ci daranno una sessione straordinaria ma di certo é un’ingiustizia”. “Il punto è che persone sane di mente non prevederebbero prove suppletive, ma almeno sposterebbero il tutto a tempi migliori”, chiosa un ragazzo. “Hanno già detto che non si prenderà servizio ma l’assunzione sarà retrodatata. Quindi perché farlo ora con il picco dei contagi?”, continua un altro.