“Whirlpool dopo 18 mesi conferma la cessazione delle attività produttive dell’unico sito produttivo del sud di via Argine a Napoli a partire dal 31 ottobre”.
Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl metalmeccanici Antonio Spera, presente, con il Coordinatore Nazionale Ugl Metalmeccanici in Whirlpool e le Rsu, all’incontro al quale hanno preso parte il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, il Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e il Sottosegretario Alessandra Todde.
“Abbiamo chiesto – prosegue Spera – che l’azienda in primis confermi il piano industriale sottoscritto nel 2018 dove impegnava Napoli con nuovi investimenti, e, inoltre, che riveda la data ultima del 31 ottobre. Ci sono le condizioni per rilanciare le produzioni del sito di Napoli. La produzione del gruppo Whirlpool, che nel nostro Paese occupa oltre cinquemila dipendenti diretti, è infatti in costante crescita e ha portato ad assumere personale in tutti i siti produttivi. Una decisione grave anche dopo che il Governo e la Regione Campania hanno messo in campo diverse misure per supportare l’azienda e che ancora oggi vengono spedite al mittente. Ci auguriamo che il Governo intervenga per scongiurare l’ennesimo schiaffo al Sud. Per noi la vertenza non è chiusa e metteremo in campo tutte le iniziative possibili. La decisione pone un enorme problema sociale, l’Esecutivo non si limiti ad assistere da spettatore ma si assuma tutte le responsabilità e costringa Whirlpool a ritirare la folle scelta. La chiusura del sito di Napoli – conclude Spera – l’Ugl metalmeccanici ritiene che sarà un dramma anche per i circa ottocento lavoratori dell’indotto e per l’intero territorio. Si tenga ben presente che abbiamo aziende dell’indotto che hanno un solo committente, Whirlpool, e che non sono nelle condizioni di rimodulare la produzione in quanto gli stessi impianti non sono alternativi per la riconversione”.