Il giornalismo campano piange la scomparsa di Carlo Franco

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Carlo Franco

Il giornalismo campano piange la scomparsa di Carlo Franco, Suo il pezzo d’apertura sulla celebre prima pagina del Mattino con il titolo “Fate Presto”

 

Il giornalismo campano piange la scomparsa di Carlo Franco, cronista per oltre cinquanta anni, reporter di razza, autore di grandi inchieste per il Mattino, la Rai, la Repubblica e il Corriere del Mezzogiorno.

Aveva 82 anni e aveva iniziato la carriera quando ne aveva 27, seguendo tutti i più grandi eventi della storia recente del Sud, a partire dai terremoti del Belice e dell’Irpinia. Suo il pezzo d’apertura sulla celebre prima pagina del Mattino con il titolo “Fate Presto”, poi diventata una serigrafia di Andy Warhol, all’indomani del terremoto del 23 novembre 1980. Appassionato di sport e cronaca, politica e inchieste, era tuttora giocatore della squadra di pallanuoto dei giornalisti.

Tra i primi a ricordarlo pubblicamente il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli e l’ex presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio. Il primo scrive: “Ciao Carlo, un grandissimo abbraccio. Il tuo sorriso e la tua vis polemica già ci mancano“.

D’Amelio invece su Facebook racconta: “C’eravamo sentiti pochi giorni fa. Mi aveva cercata già prima della campagna elettorale. Si stava occupando nuovamente di terremoto, del quarantennale, ed era desideroso di tornare in Irpinia e rivedere i nostri territori a 40 anni dal sisma. Sono commossa mentre leggo la notizia della sua scomparsa. E’ stato un maestro di giornalismo e un amico. E l’Irpinia gli deve molto, per aver fatto luce con la sua penna sulla sofferenza, il dramma, le responsabilità e i ritardi di quei tremendi giorni seguiti al 23 novembre 1980“.

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