
Oggi il vertice con Regioni e enti locali, convocato dal ministro degli Affari Regionali Boccia con il ministro della Sanità Roberto Speranza, dei Trasporti Paola De Micheli, oltre ad Angelo Borrelli, capo della Protezione civile,il commissario per la scuola Domenico Arcuri e tutti i Presidenti di Regione. Principali temi da affrontare sono: un protocollo unico per la gestione di eventuali casi di Covid all’interno delle scuole e quello dei trasporti. Si affronteranno anche i temi dei test e della gestione di eventuali episodi di contagio tra gli alunni. Sul tema dei trasporti già ci sono le prime indicazioni: per salire sugli scuolabus bisognerà prima misurare la febbre a casa e a bordo sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto che duri un massimo di 15 minuti; oltre alle indicazioni sulla misurazione della febbre e sulla capienza massima consentita per un quarto d’ora – c’è il divieto di far salire sul mezzo gli studenti in caso di febbre o nel caso in cui siano stati a contatto con positivi nei quattordici giorni precedenti. Dal canto suo, il Comitato tecnico scientifico non ha derogato al metro di distanza sui mezzi pubblici, anche con l’uso della mascherina. Il Pd invece rilancia la proposta di riattivare per le scuole i servizi di vigilanza sanitaria in presenza, assegnando un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture 0-6 e un medico per ogni scuola autonoma. Intanto dai test sierologici al personale della scuola emerge che in Umbria su 1.334 test sierologici ai quali è stato sottoposto il personale scolastico,20 persone sono entrate a contatto con il virus, le stesse sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone mentre a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici. “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola. Per arginare difficoltà e preoccupazioni, gli Enti proseguono in ordine sparso con propri provvedimenti: a Roma il Comune ha stabilito che la misurazione della temperatura sarà per bimbi, genitori, prof e a tutti gli altri operatori direttamente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia così come la Campania ha deciso di acquistare termoscanner da assegnare agli istituti scolastici. Il governo assicura che la scuola riprenderà il 14 settembre e dal 1 settembre partiranno le lezioni di recupero.