Intervista a Rosa Capuozzo ex Sindaco di Quarto (Na) e primo sindaco donna dei 5 Stelle in Campania

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Intervista a Rosa Capuozzo ex Sindaco di Quarto (Na) e primo sindaco donna dei 5 Stelle in Campania

di Giancarlo Vitale

Cinque anni fa, è trascorsa quasi un’era in politica, è stata la prima “sindaca” a 5 stelle. A Quarto, uno dei Comuni con la più alta densità di camorra nel territorio campano. Costretta a dimettersi perché un suo consigliere fu accusato di voto di scambio, i cittadini la sostennero e continuò il suo sindacato. Quindi soltanto due anni altri consiglieri di maggioranza si dimisero e la sfiduciarono. Quando Quarto stava cambiando volto. Non le fu permesso ma Rosa Capuozzo, 50 anni, avvocato civilista, sposata con due figli, irriducibile ambientalista, oggi si candida alle Regionali con la Lega in appoggio a Stefano Caldoro.

Sei stato il primo sindaco donna dei 5 Stelle. Sono passati pochi anni, da allora come è cambiata la politica?

Non solo ma sono anche stato il primo sindaco 5 stelle in Campania. Diciamo che la politica non cambia, ma si adegua ai tempi, ai momenti. In realtà chi voleva cambiare la politica, si è fatto cambiare dalla politica, vedi il movimento.

Come hai maturato l’idea di candidarti con la Lega?

Un progetto politico interessante ed una sfida politica sicuramente spigolosa, mettiamola così non mi piacciono le cose semplici. In più ritengo che la Lega sia l’unico partito formato veramente da amministratori, tutti nella Lega hanno ricoperto ruoli o avuto incarichi amministrativi e questo mi ha molto suggestionato perché vuol dire conoscere bene la macchina amministrativa. Mi ha anche molto colpito e suggestionato il radicamento al territorio, cosa che oggi la lega riammodernandosi sta cercando di fare in tutti i territori italiani, senza distinzione tra Nord e sud. Quindi da sindaco e pertanto legata ed a conoscenza dei problemi del mio territorio, non potevo fare scelta migliore.

La questione Regione: la Campania deve ancora fare il salto di qualità e di cosa avrebbe bisogno?

La Regione Campania ha tutte le potenzialità per poter fare il salto di qualità, ci vuole semplicemente una politica priva di clientelismo, cosa che non abbiamo visto negli ultimi anni.

Pensi di tornare a fare il sindaco a Quarto?

Bella domanda, un sindaco è sindaco sempre perché sulla sua pelle ha cucito i problemi della propria città e pertanto sarà legata ad essa per sempre. È come essere mamma di 40mila cittadini.

Fare politica vuol dire anche mettere da parte la famiglia. Per una  donna è più difficile?

Per una donna è più impegnativo sicuramente, soprattutto perché non riesci a seguire come devi i tuoi figli, loro sentono molto di più la mancanza della “figura” della mamma, anche se nonostante i miei impegni cerco di essere sempre presente.

La Lega non è un controsenso al Sud?

Come dicevo, a prima vista potrebbe sembrsrlo, ma in effetti così non è visto che si sta cercando di proporre al Sud un modello politico funzionante al Nord, e con quello che ci dicevamo prima relativamente alla territorialità dei rappresentanti del sud, credo che sia un progetto interessante da portare a termine.

La provincia di Avellino, sulla questione del fiume Ufita, ha bisogno di aiuto. Le aziende che lo circondano scaricano rifiuti. Ti puoi interessare della vicenda? Grazie.

La sua domanda tocca un tema a me molto caro, e per il quale mi batterò senza quartiere se sarò eletta. Penso subito alle vicende del depuratore di Cuma, così importante per il mio territorio, dove dopo anni di proteste e di inerzia assoluta da parte della Regione, è terminata solo una prima parte di lavori, mentre bisogna ancora indirizzare i diversi canali, e i cittadini dovranno ancora sopportare rifiuti e miasmi. Vedo che anche sul fiume Ùfita stanno annunciando risorse e investimenti, ma senza ammettere degli imperdonabili ritardi. A fine luglio, dopo mesi di attesa, Assessorato all’Ambiente e Provincia di Avellino hanno rilasciato solo alcune delle autorizzazioni a consentire lavori per 33 milioni di euro in 22 Comuni. Ma sapete quando sono stati individuati quei Comuni? Ben otto anni fa, dalla giunta Caldoro. Una Regione che funziona, che tiene all’ambiente, non si blocca in contenziosi che durano anni, non si ferma davanti ai primi problemi di compatibilità urbanistica. Intanto Legambiente, a conclusione della 34ma edizione di Goletta Verde,  ci ricorda che la nostra Campania, insieme a Calabria e Sicilia, resta maglia nera sul tema della depurazione e del risanamento idrico. La gestione di un territorio non si improvvisa.