Accesso agli atti: Il Prefetto scrive al Sindaco Cobino

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Dopo la lettera del Gruppo Consiliare “Grotta-Bene Comune”, indirizzata alla Prefettuta di Avellino elencando le criticità riscontrate fin dall’inizio della consiliatura, ovvero la mancata risposta alle istanze prodotte dal Gruppo Consiliare all’Ente, finalizzate ad ottenere l’accesso agli atti e ai documenti afferenti all’operato amministrativo.

“Quando viene meno un diritto dei Consiglieri comunali; quando non si forniscono risposte su temi particolarmente delicati; quando nonostante i ripetuti appelli fatti nelle sedi istituzionali per il rispetto del ruolo dei Consiglieri comunali, esercitato ai sensi di legge nella loro funzione ispettiva, che viene disattesa con noncuranza dal Sindaco e dagli altri destinatari dell’Amministrazione, allora si è costretti a reagire fermamente per la difesa del diritto, del funzionamento delle Istituzioni democratiche e della comunità”

Queste sono le ragioni che hanno spinto i consiglieri di opposizione Rocco Lanza, Franca Iacoviello, Michelangelo Bruno e Dolanda Petrillo ad inviare una lettera alle autorità competenti per  “chiedere la valutazione del comportamento dell’amministrazione Cobino”.

Arriva immediata la nota da parte della Prefettura di Avellino, a mezzo pec con la quale chiede spiegazioni al Sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino sull’esposto da parte dei consiglieri di minoranza.

Con la stessa nota, la  Prefettura, rammenta che l’accesso dei Consiglieri comunali  agli atti amministrativi dell’ente locale, disciplinato dall’art. 43, comma 2, del T.U.E.E.L. n. 267/2000, prevede in capo agli stessi il diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del loro mandato;                       Giancarlo Vitale