Grottaminarda. Polemiche senza fine tra maggioranza ed opposizione per il Ponte San Carlo

Grottaminarda. Non c’è pace per il Ponte San Carlo, la porta che affaccia alla cittadina ufitana, al centro di affascinanti storie vere e di fantasia. Tutti ne parlano, tutti lo vogliono riparare ma è sempre lì che sembra cadere da un momento all’altro. Da cinque secoli, racconta la storia di questa comunità che, nel corso di tutto questo tempo, ha imparato a volergli bene. E lo vorrebbe come una volta:solido, non più trascurato, nonostante l’assicurazione del primo cittadino, Angelo Cobino, che ha detto soltanto qualche giorno fa, che ” attendiamo le linee guida del ministero delle Infrastrutture e della Comunità Europea in merito  alla messa in sicurezza e alla salvaguardia del Ponte”. Cosa per la quale non aspetta, invece, il gruppo di opposizione a Palazzo Portoghesi, “Insieme per Grotta-Bene Comune”, che ha, appunto, scritto al Comune per chiedere”a codesta amministrazione di assumere ogni utile  iniziativa per la messa in sicurezza e la sua salvaguardia”. Considerato, continuano Rocco Lanza e gli altri, “l’abbandono e lo stato di incuria” in cui si trova lo storico Ponte, il cui primo progetto ad opera dell’architetto De Dominica, risale agli anni tra il 1560 ed il 1565. È lungo quasi 100 metri e largo poco più di sette, come ha scritto sulla sua pagina Facebook Antonio Cappuccio, interamente costruito in pietra, tutto ad archi, gli ultimi ribassati. Ma questa autentica bellezza, per anni, è stata dimenticata. E, per certi versi, è anche pericolosa in quanto il marciapiedi che lo costeggia è strettissimo. Per cui si è costretti a camminare, praticamente, sulla strada. Ma anche Anas e Soprintendenza che fanno? Hanno intenzione di preservare questo gioiello? Intanto ancora Cobino ha voluto sottineare che, anche i privati, puliscono il verde laterale. A Grottaminarda c’è uno scorcio di natura, con il Torrente Molinello che scorre tra gli archi, almeno quello che è rimasto. Si potrebbe pensare, adesempio, ad un percorso paesaggistico che parta proprio dal Ponte S. Carlo per proseguire verso il Parco”Molinello” fino al Macchio.
Giancarlo Vitale