Concorso pubblico, (scad.28 giugno 2020), per esami, a novantacinque posti di Funzionario della professionalita’ giuridico-pedagogica

Concorso pubblico, (scad.28 giugno 2020), per esami, a novantacinque posti di Funzionario della professionalita’ giuridico-pedagogica, III area funzionale, fascia retributiva F1, a tempo indeterminato. (GU n.42 del 29-05-2020)

Nella Gazzetta Ufficiale n.42 del 29 Maggio 2020 è stato pubblicato il bando di Concorso Funzionari Giuridico-Pedagogici del Ministero della Giustizia.

Sono 95 i posti autorizzati per assunzioni a tempo indeterminato. L’inserimento sarà in III area funzionale e fascia retributiva F1.

E’ fatta riserva di 19 posti per il personale operante in II area funzionale dell’Amministrazione Penitenziaria. In caso di mancanza di idonei i suddetti posti verranno devoluti ai concorrenti in ordine di graduatoria.

I candidati verranno selezionati sulla base del punteggio conseguito negli esami. Non verranno valutati titoli di servizio o accademici ulteriori rispetto a quelli di accesso.

Nei paragrafi successivi tutte le informazioni rilevanti per la partecipazione al nuovo Concorso Ministero Giustizia.

Concorso Funzionari Giuridico-Pedagogici: requisiti di ammissione

I requisiti di accesso devono essere posseduti alla data ultima per l’invio delle domande. Questi sono:

  • cittadinanza italiani o soggetti appartenenti alle categorie indicate all’art. 38 del D.Lgs. 30 marzo 2001 n.165, nonchè familiari di cittadini dell’Unione Europea;
  • godimento dei diritti civili e politici;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • qualità morali e di condotta previste dall’art. 35, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • non essere stati destituiti o licenziati a seguito di procedimento disciplinare, dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, ovvero dichiarati decaduti da un impiego pubblico per averlo conseguito
    mediante la produzione di documenti falsi, o interdetti dai pubblici uffici per effetto di sentenza passata in giudicato.

Il titoli di studio ammessi sono:

  • diploma di laurea (DL) in Scienze dell’educazione e della formazione, giurisprudenza, psicologia, sociologia;
  • laurea (L): L-19 Scienze dell’educazione e della formazione, L-14 Scienze dei servizi giuridici, L-24 Scienze e tecniche psicologiche, L-40 Sociologia;
  • laurea magistrale (LM): LM-50 Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, LM-57 Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, LM-85 Scienze pedagogiche, LM-93 Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education, LMG/01 Giurisprudenza, LM-51 Psicologia, LM-88 Sociologia e ricerca sociale;
  • laurea specialistica (LS): 56/S Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, 65/S Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua, 87/S Scienze pedagogiche, 22/S Giurisprudenza, 102/S Teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, 58/S Psicologia, 89/S Sociologia, 49/S Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali;
  • titoli equiparati ed equipollenti secondo la normativa vigente.

La domanda di partecipazione deve essere compilata e trasmessa online entro il 29 Giugno 2020.

Candidati qui

Il pdf dell’istanza che la piattaforma restituirà al termine della procedura, dovrà essere salvato e stampato per consentire l’identificazione il giorno della prova.

Le comunicazioni sulle prove d’esame verranno pubblicate sul sito del Ministero della Giustizia dal 24 Luglio.

La selezione è così strutturata:

  • prova preselettiva, attivata con almeno 1.000 domande ricevute, consistente in una serie di quiz a risposta multipla su cultura generale e sulle materie delle prove;
  • prima prova scritta;
  • seconda prova scritta;
  • prova orale, che comprenderà anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera scelta e delle capacità di utilizzo delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche.

Nel bando non sono presenti dettagli in merito alla pubblicazione di una banca dati.

Le prove scritte verteranno su:

  • ordinamento penitenziario, con particolare riferimento alla organizzazione degli istituti e dei servizi penitenziari;
  • pedagogia, con particolare riferimento agli interventi relativi all’osservazione e al trattamento dei detenuti e degli internati.

La prova orale verterà sulle materie delle prove scritte e su:

  • elementi di diritto costituzionale e amministrativo, con riferimento al rapporto di pubblico impiego;
  • elementi di psicologia e sociologia del disadattamento;
  • elementi di criminologia;
  • elementi di scienza dell’organizzazione.

Tutti gli esami si considerano superati con un punteggio di almeno 21/30.