Ariano Irpino – Enrico Franza: “Gli arianesi meritano rispetto da parte di tutti, compresi i rappresentati delle Istituzioni”
Enrico Franza, ex sindaco di Ariano Irpino, invita ad andare oltre il facile pregiudizio che ormai da tempo tormenta i cittadini del tricolle:
“Da più parti mi arrivano testimonianze di nostri concittadini che vengono arbitrariamente discriminati, e questo fin dal principio dall’inizio della epidemia, e non è questa la prima volta che ho inteso rivolgermi direttamente a nostri conterranei perché provassero ad andare oltre il facile pregiudizio.
Adesso, è tempo che chi infanga il buon nome della Città di Ariano con pregiudizi, dipingendoci come gli untori dell’Irpinia, chieda scusa alla nostra comunità.
Un comunità che dovrebbe ricevere solidarietà, anziché diffidenza e ostilità.
Chi afferma di essere vicino al nostro popolo, lo dimostri con i fatti e con i comportamenti, e non soltanto a parole. – Continua Franza –
Vorrei soffermarmi su una riflessione: gli arianesi oggi sono la comunità di certo più monitorata, a dispetto dei ritardi. Oggi si potrebbe definire la città più sicura in una regione sicura, volendo approfittare dello slogan del nostro Presidente, che mi auguro avrà modo al più presto di constatare quanto Ariano sia una città su cui accendere i riflettori non soltanto per ciò che si racconta, ma per quel che può raccontare di sé.
Bene ha fatto il Presidente della Regione a ringraziare i cittadini arianesi per il grande senso di responsabilità dimostrato, perché è questo che è prevalso su tutto il resto. Su ritardi e su mancanze.
Adesso, basta.
La misura è colma. – Conclude Franza –
Gli arianesi meritano rispetto da parte di tutti, compresi i rappresentati delle Istituzioni.
Mi rivolgo al Sindaco di Montecalvo, perché adoperi maggiore equilibrio e ponderazione nelle dichiarazioni pubbliche quando si parla di Ariano e degli arianesi.
Che questo messaggio arrivi forte e chiaro anche al di fuori delle nostre mura, e che presto la città di Ariano sia onorata per ciò che è ed è sempre stata: una comunità che non molla.”