Martedì 26 maggio 2020 alle ore 10:00 in piazza del Plebiscito a Napoli si terrà un flash mob
Flash mob realizzato dalle tante guide turistiche, accompagnatori turistici e realtà associative che vivono di turismo.
Questo gesto simbolico servirà a dar voce e ricordare a chi di dovere che queste persone esistono e chiedono di essere considerate in quanto parte attiva di quel 13% di PIL che genera occupazione a milioni di persone sul territorio nazionale.
Il comparto turistico come ben sappiamo è linfa vitale per l’economia del nostro Paese, rappresentando all’incirca il 13% del PIL, dato che a mio avviso è sottostimato,per l’ingente flusso economico e l’occupazione generata dal turismo in Italia. Le guide turistiche sono l’anima della macchina turistica, ogni giorno numerosi “Ciceroni” accompagnano migliaia di gruppi provenienti da ogni parte del mondo per ammirare e ed apprezzare il nostro patrimonio artistico e culturale, presentandolo agli occhi dei visitatori accorsi nel nostro Paese. L’importanza delle guide turistiche è fondamentale, questa figura professionale, con un percorso di studi alle spalle degno di nota, rappresenta il biglietto da visita dell’intero Paese, attraverso la loro conoscenza diffondiamo le bellezze della nostra Italia a milioni di persone ogni anno.
Attualmente il settore però versa in uno stato di profonda crisi, il Covid-19 ha minato il presente ed il futuro delle guide turistiche e l’intervento dello Stato sembra proprio che non sia pervenuto. Da premettere che l’ultimo mese florido per il turismo non solo regionale, ma direi a livello nazionale è stato dicembre 2019. Gennaio e febbraio sono stati poi mesi duri in cui la notizia del virus che avanzava ha paralizzato il settore, terrorizzando milioni di viaggiatori in tutto il mondo. Marzo è stato poi il mese del lockdown mondiale, che si è trascinato sino a maggio, facendo saltare festività e numerosi eventi su tutto il territorio. Le guide turistiche in questo marasma confusionale hanno percepito solo 600€ a marzo con la promessa che il settore sarebbe stato sostenuto anche nei mesi di aprile e maggio.
Le guide turistiche si sentono completamente dimenticate, un settore che comprende numerose attività o realtà associative, fatte da contribuenti che pagano le tasse, strutture fisiche o agenzie con utenze a carico che vivono un momento storico negativo senza poter beneficiare di nessun contributo che possa sostenerli in questa fase critica. Stesso discorso per i lavoratori stagionali che lavorano a prestazione d’opera che attualmente sono in stanby in attesa di capire quale sarà il loro futuro per questa stagione 2020 che sembra proprio arranchi a partire.
Il secondo problema a cui si dovrà far fronte, sarà quello della ripresa. A differenza di tutti gli altri settori, il turismo ed in particolar modo le guide turistiche vivono di flussi e periodi, considerando le perdite già inflitte e le nuove disposizioni di sicurezza, si stima una ripartenza lenta, che può durare sino a due anni. Nel frattempo quali saranno le garanzie a tutela del settore? E’ appunto questo che chiedono le guide turistiche, essere aiutate a non morire, istituendo magari un “Reddito di Cultura” che tamponi i mancati incassi delle stagioni future che stenteranno a ripartire, a meno sino a quando queste distanze di sicurezza non svaniscano e si trasmetta ai viaggiatori quella tranquillità che un viaggio deve pur sempre garantire.