Ariano Irpino-Don Marco Ulto scrive al Governatore De Luca: c’è qualcosa nel suo discorso m che oggi non mi è andata proprio giù”
“Carissimo Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, mi presento sono don Marco Ulto, sacerdote della diocesi Ariano Irpino Lacedonia, impegnato nella città di Ariano con la Caritas Diocesana e nel gruppo scout AGESCI, pur non essendo originario di Ariano, ho imparato a conoscere e ad apprezzare non solo la città di Ariano ma soprattutto i suoi cittadini che posseggono in maniera innata forza, determinazione e grandissimo senso civico , quest’ultimo confermato dalla partecipazione di ben 15.000 arianesi che si sono sottoposti allo screening , ovviamente anche qui ci sono quelle rare teste di cocco presenti in ogni realtà, le dico che sto apprezzando il suo operato e volevo ringraziarla, però c’è qualcosa nel suo discorso che, oggi, non mi è andata proprio giù -sarò chiaro e diretto -ha accusato le suore di San Francesco Saverio per un party illecito, lasciando con la sua affermazione viaggiare con la fantasia le molte persone che hanno seguito la sua diretta Facebook,lei non conosce affatto il servizio che queste sorelle hanno offerto e continuano ad offrire per l’educazione verso i più piccoli … il famoso party da lei menzionato è una semplice festa di carnevale alla quale i bambini insieme alle famiglie hanno preso parte … sì perché le suore nella città di Ariano insieme alle parrocchie e a tante altre realtà aiutano nella coesione sociale … ed offrono a mio avviso quello che tante volte a noi abitanti della terra terra di mezzo viene negato da chi dovrebbe garantire possibilità di sviluppo, ma non voglio entrare nel merito di questioni che non mi competono … inoltre questo famigerato party è stato vissuto in tempi non sospetti … quando chi doveva garantire alla nostra salute in quei tempi diceva che il covid-19 non ci avrebbe toccato o quando dicevano è una semplice influenza. Ariano come tutta l’Italia a febbraio viveva rassicurata dal parere degli esperti-e quindi come da tradizione ci si riuniva in famiglia-non pensando di fare cose illecite-Continua Don Marco-ma voglio passare insieme a lei al 6 Marzo a quel famoso Venerdì, non lo dimentico perché da quel giorno la nostra vita non è stata più la stessa, lo ricordo bene, quel pomeriggio sono passato a prendere in ospedale i genitori di una mia amica ( perché lei era al lavoro) sa da queste parti ci si scambiano ancora gentilezze di questo tipo … per uscire dall’area dell’ospedale ho dovuto obbligatoriamente passare dalla zona del pronto soccorso ,c’è il senso unico … e non dimentico la bruttissima sensazione che ho provato nel vedere la tenda del pre-triage … ma subito dopo a chi era in macchina con me ho detto: “ che senso ha avere allestita questa tenda se poi deve rimanere chiusa ?” … dopo qualche ora inizia il caos … il dottore da lei menzionato nel suo discorso è passato per il pronto soccorso perché la tenda era chiusa … lei mi dirà … ma a che serve tutto questo discorso?!? … beh per ribadire semplicemente una cosa … che Ariano come tutta l’Italia non ha volontariamente commesso atti irresponsabili … che Ariano ancora oggi purtroppo vive nel ricordo di chi non c’è più per colpa di questo maledetto virus … che Ariano continua a vivere con responsabilità anche la fase due … che ad Ariano in fin dei conti la stiamo aspettando … non per farle un paliatone… ma perché con fierezza vogliamo mostrarle non solo la civiltà dei suoi cittadini … ma le bellezze delle quali è detentrice … le consiglio di venire d’estate … quando la sera dopo una giornata afosa può insieme a tanti arianesi farsi un giro di torre e respirare aria fresca e godere del venticello che ristora … e perché no bere insieme una bella birra … tutto prima delle 23:00 –Conclude Don Marco- Carissimo Governatore, la saluto e le auguro buon lavoro e ancora una volta con tutta sincerità desidero ringraziarla per il suo operato, insieme -sono convinto- ce la faremo”.