Gran parte delle persone crede che “Bella ciao” sia sempre stata un inno della Resistenza contro i nazifascisti, cosa non vera, dato che la canzone divenne un inno vent’anni dopo la seconda Guerra Mondiale. Durante gli anni della Resistenza, questa canzone era poco nota tra i vari reparti combattenti. Si sa che veniva cantata da alcuni reparti di Reggio Emilia e di Modena, ma soprattutto nella famosa Brigata Maiella.
“Bella ciao” è stata ed è una canzone di lotta, cantata dai militanti e simpatizzanti dei movimenti Partigiani durante la seconda guerra mondiale in Italia, che si scontravano contro le truppe Naziste e Fasciste durante gli anni della Resistenza.
Questa canzone richiama la storia di quegli anni, storia che si può leggere tra le strofe del brano stesso. Come “Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor”, oppure “E questo è il fiore del Partigiano, morto per la Libertà”, vanno a raccontare quegli anni di conflitto verso coloro che volevano toglierla, tale libertà.
La versione partigiana di “Bella ciao” venne cantata tradotta e diffusa in tutto il mondo grazie alle numerose delegazioni partecipanti al Primo festival mondiale della gioventù democratica, che si tenne a Praga nell’estate 1947. È durante questo festival che venne inventato il famoso battimani, che tutt’ora scandisce il ritmo della canzone.
Si parla di “versione Partigiana” perché alcune fonti storiche mostrano che questa canzone, che tutti bene o male conosciamo, è l’esito di vari canti popolari italiani e non solo. Sia musicalmente che nella struttura dell’iterazione (il “ciao” ripetuto) deriva da un canto infantile diffuso in tutto il nord, La me nòna l’è vecchierella. Un’altra possibile fonte potrebbe essere stata quella di una vecchia ballata francese del Cinquecento, che cambia leggermente da regione a regione. Questa ballata sarebbe stata assorbita dapprima nella tradizione piemontese con il titolo di “Là daré d’côla môntagna”, successivamente da quella trentina con il titolo di “Il fiore di Teresina”, poi in quella veneta con il titolo “Stamattina mi sono alzata” e successivamente nei canti delle mondariso, arrivando infine ai partigiani.
Questo canto attualmente è diffuso in tutto il mondo, dove è stata portata dai militanti italiani.
Mena Ciullo