Cassa integrazione: disattesa promessa sul pagamento entro il 15 aprile, le famiglie irpine iniziano ad andare in sofferenza economica dall’ABI la svolta
A 10 giorni dalla fine di aprile, sono ancora tanti i lavoratori che non hanno ancora visto un soldo del primo assegno relativo alla cassa integrazione prevista dal decreto Cura Italia.
Sul sito dell’Inps, questa misura a sostegno del reddito per sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza COVID-19, è riconoscibile per periodi decorrenti dal 23 febbraio al 31 agosto 2020 e per una durata complessiva non superiore a nove settimane.
A fine marzo il premier Giuseppe Conte aveva dichiarato che i soldi della cassa integrazione sarebbero arrivati entro Pasqua e comunque entro il 15 aprile.
Un’indicazione questa ripresa anche dal Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ma nella realtà non c’è stato un effettivo riscontro della stessa.
Malgrado l’accordo siglato tra il Ministero del Lavoro, l’Abi (ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA) e le parti sociali, in base al quale le banche possono anticipare al lavoratore le somme relative alla cassa integrazione fino a 1.400 euro, non c’è stato un effettivo snellimento della procedura di pagamento.
L’assegno della cassa integrazione può arrivare dall’azienda o direttamente dall’Inps, segnalando che questa seconda opzione è l’unica disponibile per la cassa integrazione in deroga.
Se è l’azienda a pagare allora i tempi sono più brevi, tanto che molti già in questi ultimi giorni si sono visti accreditare sul conto corrente la somma spettante con riferimento ai mesi di febbraio e marzo.
Diverso il discorso per chi attende i soldi dall’Inps visto che in questo caso bisogna fare i conti con dei tempi più lunghi ed è anche per questo motivo che è stata siglata la convenzione con le banche affinché queste ultime possano anticipare la cassa integrazione.
A giorni però dovrebbe arrivare l’atteso accredito sul conto corrente, come confermato dall’ABI la scorsa settimana.
L’ABI nella circolare del 16 aprile, ha comunicato, la procedura che consente i pagamenti sul conto corrente a mezzo bonifico con codice IBAN, come indicato dall’INPS. I beneficiari riceveranno in forma mensile posticipata rispetto alla cadenza relativa al mese di pertinenza. Ad esempio, i lavoratori in questi giorni dovrebbero ricevere le somme relativi agli anticipi di febbraio e marzo 2020. Mentre, nella prima decade di maggio saranno versate le mensilità relative al mese di aprile e, per la prima settimana di giugno, previsto il versamento della mensilità del mese di maggio.