Stampa 3D, per Issinova, diventerà uno strumento di sviluppo nei Paesi più poveri

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Stampa 3D, per Issinova, diventerà uno strumento di sviluppo nei Paesi più poveri

Il Team Isinnova, dopo la valvola Charlotte per respiratore d’emergenza, lancia la Stampa 3D: diventerà uno strumento di sviluppo nei Paesi più poveri. Coinvolte le Ong bresciane, la Caritas e l’Ufficio per le missioni.

Isinnova è una start up innovativa che nasce dalla consapevolezza diffusa che l’innovazione sia l’unico farmaco per la salvaguardia delle imprese. La sa peculiarità principale è quella di essere incubatori di idee; aiutare gli inventori a portare avanti le loro idee sia nella fase di progettazione che nella fase della produzione ma soprattutto nella fase che è più difficile sostenere oggi e che sarebbe la fase dell’investimento.

La tecnologia al servizio dell’uomo. Il Team Isinnova ha realizzato la valvola Venturi e ha costruito la valvola Charlotte per respiratore d’emergenza.

Ma ora vuole alzare l’asticella con un progetto ancora più ambizioso, ma per farlo ha bisogno del sostegno di tutti.

Il nuovo obiettivo si chiama stampa 3D: è uno strumento che si presta a moltissime applicazioni.

Finora hanno stampato componenti e li hanno spediti dove necessario. In alcune nazioni, però, la tecnologia non è così diffusa. Per questo hanno deciso di non inviare più i pezzi, ma direttamente le stampanti 3d!

“Il loro impiego – raccontano – non si limiterà all’emergenza, ma è un investimento per il futuro: permetterà alle varie realtà di stampare componenti, pezzi di ricambio e strumenti altrimenti non reperibili, facendo in modo che la stampa 3d divenga uno strumento per affrontare situazioni di difficoltà”.

Il progetto si compone di due fasi. Nella prima fase vengono acquistate le stampanti e preparati i kit; il tutto viene donato gratuitamente all’estero ai beneficiari individuati dalle realtà impegnate nello sviluppo e nella promozione umana: Caritas, Medicus Mundi, Scaip, Svi e Ufficio per le missioni.

L’Iniziativa verrà realizzata in favore di Paesi a risorse limitate o anche in aree europee particolarmente vulnerabili, identificati successivamente, che stanno subendo o che potranno subire nei prossimi mesi gli effetti socio-sanitari della pandemia legata al Covid-19, laddove le carenze delle strutture e dei servizi sanitari possono aggravare la diffusione del virus ed aumentare la morbilità e la mortalità delle persone contagiate.

Agli altri soggetti dell’accordo (Medicus Mundi, Scaip, Svi, Ufficio per le missioni e Caritas) spetta, quindi, il ruolo di coadiuvare il capofila e lsinnova nella diffusione dell’iniziativa sui propri canali comunicativi (online e offline) e nell’identificazione, valutazione e selezione dei soggetti potenzialmente beneficiari dell’Iniziativa. Tale azione avverrà attraverso uno schema di ricezione, screening e processamento delle richieste: in funzione dello stato di necessità, della conoscenza della struttura ricevente, e della sua capacità di utilizzare adeguatamente e allo scopo prefissato il materiale inviato. In linea generale i beneficiari saranno selezionati tra strutture sanitarie e ospedaliere, università, centri di ricerca, ong o altri soggetti che possano dimostrare la capacità tecnica di fare uso dell’attrezzatura e la volontà di metterla gratuitamente a servizio della popolazione locale. Isinnova ha comunque facoltà di segnalare a sua volta soggetti beneficiari.

Ogni kit si compone di: una stampante 3D; bobine di PLA (materiale per la stampa); set di ricambi per la stampante; un manuale di istruzioni d’uso; scheda SD con file precaricati per la stampa dei componenti di emergenza (valvole, visiere, supporti…) ; altro materiale per realizzazione dei componenti; materiale sanitario d’emergenza: mascherine chirurgiche, guanti.

Nella seconda fase il desiderio è di creare una piattaforma online che divenga uno strumento di aiuto e scambio di conoscenze. Si potranno caricare video, tutorial, istruzioni, file di componenti da stampare e soprattutto i beneficiari del progetto potranno avvalersi della competenza di stampatori 3d più esperti.

“Per portare avanti il progetto in maniera trasparente abbiamo deciso di appoggiarci a varie onlus. Desideriamo ringraziare il Servizio Volontario Internazionale, Medicus Mundi Italia, Piamartino Onlus, Caritas e Ufficio per missioni della Diocesi di Brescia”.

Sul sito gofundme.com/f/isi3d4-the-future si può fare una donazione e conoscere i dettagli dell’iniziativa.

Grazie alle donazioni verranno comprate le stampanti e saranno pagati la spedizione e lo sviluppo della piattaforma.