Covid-19: Homo homini lupus
Secondo Hobbes, la natura umana è fondamentalmente egoista e a determinare le azioni dell’uomo sono soltanto l’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. Nello stato di natura, in cui non esistono leggi, ogni individuo cerca di danneggiare l’altro perché in lui riconosce un ostacolo al soddisfacimento dei propri desideri. Fuori dall’ambito strettamente filosofico l’espressione è usata per indicare e sottolineare la malvagità e la furbizia dell’uomo. In questo periodo così delicato dovrebbe prevalere, semmai, la guerra che unisce tutti contro un unico nemico e invece la mente umana continua a fuggire a ogni razionalità spiegabile e ciò che domina è Bellum omnium contra omnes ossia: la guerra di tutti contro tutti. Viviamo, come è noto, in un contesto regolato da leggi e mai come negli ultimi quaranta giorni abbiamo assistito a una serie di decreti che, ora dal Presidente del Consiglio dei ministri ora dai Presidenti di Regioni, ci impongono di uscire di casa solo in caso di necessità per cercare di contenere il più possibile il contagio da Covid-19. Molta gente però ignora i pericoli e approfittando delle belle giornate di sole esce a passeggiare – infrangendo i divieti – senza usare le dovute e opportune precauzioni. Si pensi che solo durante il fine settimana pasquale sono state 14.000 le persone multate, cento di loro sono state denunciate per false dichiarazioni e diciannove positivi al virus per violazione della quarantena. A poco servono i continui richiami perché sono sempre di più gli incoscienti che preferiscono rischiare pur di uscire dalla monotonia casalinga. Eppure stiamo assistendo a un virus letale che in soli due mesi ha ucciso 24.114 milioni di italiani. Ciò che ancora risulta duro di comprendonio è che a rischiare non sono solo questi avventurieri ma anche e soprattutto i medici, gli infermieri e gli O.S.S. che ogni giorno con divise diverse sono impegnati a combattere in prima linea nella stessa trincea, con orari che non sono più orari e con turni di notte raddoppiati. L’incoscienza di chi oltrepassa i limiti stabiliti mette a rischio la vita di tutti; l’attrazione verso gli svaghi esterni non ci legittima a venire meno alle nostre responsabilità e a vanificare i sacrifici e i risultati raggiunti finora. L’intelligenza consiste soprattutto nella capacità di adattamento ai cambiamenti, non facciamo prevalere l’egoismo atteniamoci ai provvedimenti normativi emanati: RESTIAMO A CASA!