Luis Sepúlveda, vola solo chi osa farlo

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Luis Sepúlveda

Luis Sepúlveda, vola solo chi osa farlo

“I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti”. Una delle citazioni più belle di Luis Sepúlveda che può racchiudere pienamente la sua vita di sognatore ribelle. Conosciuto dal grande pubblico soprattutto come autore di libri, occorre dunque presentarlo per il ruolo di artista completo che ha ricoperto: scrittore, regista, politico, ecologista, giornalista, poeta, sceneggiatore. L’attivista cileno, naturalizzato francese, lasciò il paese natio al termine di un’intensa stagione politica. La sua ostinata ribellione gli costò più volte il carcere e la tortura; successivamente a causa dei governi dittatoriali fu costretto a lasciare diversi Paesi sia europei che latini. Prima di stabilirsi definitivamente in Europa, verso la fine degli anni settanta partecipò a una missione dell’Unesco e visse per sette mesi con gli Indios con lo scopo di studiare l’impatto della civiltà sui nativi americani. Mesi decisivi in quanto la popolazione rurale dell’America Latina mise in crisi gli ideali del marxismo-leninismo da Sepúlveda studiati, che anche se giusti in teoria risultarono poco attuabili nella pratica. La sua indole forte e testarda però non è stata sufficiente per combattere e sconfiggere questo mortale virus che da fine febbraio lo costringeva a letto in un ospedale di Oviedo in Spagna. Il Covid-19 ha ucciso anche lui, all’età di settanta anni; proprio lui che nella vita ha sempre osato e rischiato: portando avanti i suoi ideali politici, le sue passioni, il suo modo di fare teatro, contro tutto e tutti. In un periodo storico di ansia e preoccupazione a cui siamo soggetti ogni giorno, di incertezze che attanagliano le nostre menti e con cui facciamo i conti tutte le mattine Luis Sepúlveda è qui a ricordarci che: « Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice, uno di questi si chiama acqua, un altro ancora si chiama vento, un altro ancora sole e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia». Grazie Luis, ora apri le ali e vola, proprio come la tua gabbianella, ora il cielo è tuo.