Lettera Aperta a Nina Daita della CGIL NAZIONALE, da Michele Carifano padre di un ragazzo con disabilità e Presidente dell’Associazione Volontariato Genitori di Disabili “Giada”
“Cara Nina,
Sono Michele Carifano, padre di un ragazzo con disabilità e Presidente dell’Associazione Volontariato Genitori di Disabili “Giada”di Rocca San Felice.
La nostra conoscenza risale a pochissimo tempo fa, avvenuta in un incontro tematico sulla disabilità a Teora (Av).
Credo, in cuor mio, di essere stato molto fortunato ad incontrarti. Ho scorto in te, una persona sincera e leale, una degnissima portavoce dei problemi legati alla disabilità.
Mi rivolgo a te per esprimerti l’ulteriore sconforto da me provato a seguito degli ultimi provvedimenti legislativi (Covid 19), in cui speravo di trovare non norme a favore, ma semplicemente a tutela di tutte le persone affette da disabilità in genere, gravi o neurologiche (Down, Autistici, Asperger, Williams, Paraplegico, ecc.), che hanno bisogno di 24 ore su 24 di assistenza e, in molti casi, di un ambiente familiare o sociale condito di meno imprevisti possibili, in quanto ogni avvenimento nuovo potrebbe scatenare in loro forti disagi o reazioni neurologiche incontrollate o incontrollabili.
Ti chiedo non una risposta, ma un aiuto, per capire come posso tranquillizzare e dare risposte alle richieste che in questi giorni mi vengono sottoposte da persone con disabilità e dalle loro famiglie.
Ti riporto quindi alcune domande che mi sono state rivolte:
a) Sono una donna paraplegica, di anni 57, figlia di madre molto anziana. Ho bisogno di sostegno h24. Essendomi venuto a mancare il supporto di amici e volontari, visti i provvedimenti restrittivi dalla norma, sono costretta ad essere ostaggio e prigioniera sia dal Covid 19 che della mia badante, la quale ha giustamente richiesto compensi maggiori. Percepisco ‘invalidità civile più accompagno, circa 800 euro mensili. Come farò o come potrò fare ad assicurarmi e per quanto tempo potrò garantire alla badante ciò che le spetta? Lei perderà il lavoro, io la badante, quale sarà il mio destino?
b) Sono un genitore di un ragazzo Autistico. Vista la carenza di idonei DPI necessari a tutelarsi dall’infezione (da Covid 19), ormai e sin dall’inizio merce rara, se non rarissima, a quale santo mi dovrò rivolgere se uno della famiglia o mio figlio stesso dovesse essere affetto da contagio? Vista la grossa difficoltà di gestione che lui comporta, in caso di ricovero, a chi affiderò mio figlio? E se mio figlio stesso dovesse essere contagiato, a chi lo affiderò e chi si prenderà cura di lui? Presso quale Struttura Sanitaria?
c) In provincia di Avellino ogni giorno si legge di grosse lamentele da parte di sanitari e addetti, per mancanza di idonei DPI. Ospedale Moscati al collasso; ospedale di Solofra praticamente chiuso o non capace di far fronte all’emergenza in atto; Ospedale Frangipane di Ariano Irpino Focolaio del Virus, chiuso/aperto, ispezione regionale tutto ok, ma arrivando in ospedale non si sa come e dove si finirà, molto spesso al cimitero; Ospedali di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia girano ruota e notizie, forse sì, forse no, si apriranno, non si apriranno. Una cosa è certa: reparti esistenti allo sbando e allo sbaraglio, in cui anche una semplice appendicite diviene mortale; pazienti assenti, sanitari in quarantena, ad oggi sanitari ed operatori, chi sottoposti a tampone e chi ancora no, forse in seguito, se arriveranno. I politici regionali irpini, e non solo, silenti, parla solo il Governatore e nel frattempo si racconta la bella favola di tutto a posto e vissero felici e contenti. Nelle zone interne i contagi sono in evidente aumento, colpisce qua e là, protetto dalla riservatezza del caso e le indagini dei probabili contatti, affidati a chi?
d) Ci dobbiamo assicurare la protezione di qualche santo? Al buon cuore di qualche volontario o alle magnificenze elettorali di qualche sindaco o amministratore che qua e là prendono iniziative estemporanee? Molte volte la dignità è infinita, anche e soprattutto in persone con disabilità o famiglie con disabili. Cercare di arrangiarsi in questo preciso momento, potrebbe essere dannoso sia per se stessi che per il resto della collettività. Si tenta o si fa finta di porre rimedi (RESTATE A CASA, NON USCITE), ma crediamo che non ci sia più il tempo di mettere il carro davanti ai buoi, è preferibile tenerli nella stalla e produttivi.
e) Vorrei Ricordare i signori Legislatori, che oltre al Dio Denaro, agli interessi Economici Elettorali, le Partite Iva, i Lavoratori dipendenti Privati e Pubblici, i giovani, gli studenti, i laureandi, i cittadini onesti e disonesti, nella società c’è anche una grossa percentuale di gente invisibile, PERSONE CON DISABILITA’, anche loro aventi diritto ad una possibilità: LA VITA.
Nina, perdonami lo sfogo, potresti essere tu la nostra salvatrice. Aiutaci”.
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