Un medico a tutto cuore: Il dr. Rocco Moccia da Sturno, un valido aiuto per l’emergenza coronavirus

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Un medico a tutto cuore: Il dr. Rocco Moccia da Sturno, un valido aiuto per l’emergenza coronavirus

Dopo i casi di coronavirus, che hanno indotto le autorità regionali ad attuare i protocolli di sanificazione e igienizzazione, è conseguentemente la chiusura del comune di Ariano Irpino, nella cosiddetta zona rossa, ad alto rischio pandemico, una sorta di biocontenimento, per tutta la durata della quarantena, per evitare il tracollo, della già periclitante sanità provinciale, oberata dalle continue richieste di assistenza per il​ COVID-19.

Il presidente della regione De Luca, ha bollato come​ irresponsabili, alcuni comportamenti di sanitari operanti nel nosocomio arianese ” Sant’Ottone Frangipane “, che di fatto ne hanno compromesso la operatività, portandolo alla quasi totale chiusura, anche per la mancanza di operatori sanitari, molti dei quali affetti dal coronavirus.

Il comune di Ariano è commissariato da qualche mese, per le dimissioni del sindaco Franza, che ha gettato la spugna, dopo quasi un anno dal suo insediamento, per la ostilità della maggioranza dei consiglieri, eletti in liste avversarie a quella che sosteneva il sindaco, eletto alla ballottaggio.

Il commissario prefettizio, dott.ssa Silvana D’Agostino, in collaborazione con le autorità sanitarie, e alla protezione civile, ha disposto l’immediata sanificazione del territorio arianese, abbastanza vasto, grazie al contributo determinante delle presidente di Confindustria di Avellino, dottor Giuseppe Bruno che ha offerto, alla cittadina ufitana, gratuitamente, uomini e mezzi per la realizzazione del piano di bonifica predisposto dal COC ( centro operativo comunale ), dando l’incarico ad una ditta specializzata, la Minichiello service srl, che sotto le direttive del dottor Rocco Moccia, ha provveduto alla disinfestazione, rispettando precise disposizioni, consigliate dal professionista sturnese, che vanta competenze curricolari, molto ampie. Il gruppo Bruno, ha fatto molto di più, ha donato un ventilatore polmonare all’ospedale Sant’Ottone Frangipane, non aspettando le burocratiche ed esecrabili procedure, per rifornire di macchinari da rianimazione le strutture sanitarie, in grande affanno per le numerose richieste di infettati dal coronavirus, bisognosi di assistenza rianimatoria. Un esempio di collaborazione della società civile, e del mondo produttivo, che ci rende orgogliosi di appartenere ad una comunità, prodiga di esempi illuminanti.

Meglio accendere una piccola candela, che maledire l’oscurità, speriamo che questi esempi, siano raccolti da tanti altri benefattori, che portino le genti, a raccontare in un futuro non molto lontano, che le battaglie si combattono e si vincono tutti insieme, questo ci rende una sola umanità. L’operazione di sanificazione si è svolta regolarmente, e si è conclusa come da protocollo, il dottor Rocco Moccia ha collaborato gratuitamente all’operazione di disinfezione, mettendo a disposizione la sua professionalità e la sua esperienza, offrendo anche all’ASL Avellino, nella persona del direttore generale, Dott.ssa Maria Morgante appoggio per i vuoti di personale sanitario, pur essendo in pensione da qualche mese, richiamato in servizio da quel senso del dovere, tipico di medici vocati alla filantropia, anche a rischio di personali conseguenze. Un professionista che ha come stella polare, il giuramento di Ippocrate, non solo orpello ornamentale in qualche studio, ma anche come modus vivendi praticato quotidianamente. Una religione, una fede, che dovrebbe praticare, ogni seguace ippocratico.​

Giuseppe Di Leo Giornalista Pubblicista ODG Campania