Lettera aperta del Preside Franco Di Cecilia ai genitori degli alunni

Franco Di Cecilia, Preside dell’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Pascoli” di Frigento con le sezioni associate di Gesualdo,Sturno , Villamaina, pubblica , pubblica una lettera aperta ai genitori dei suoi alunni. La riportiamo di seguito:

Genitori cari, non scrivo certo per insegnarvi come si svolge il vostro delicato compito, a cui vi richiama il buon senso, il diritto naturale e la nostra Costituzione (art. 30). Cerco solo, da educatore ed insieme a voi, di trovare la strada giusta in un tempo sconosciuto, strano, imprevisto. In un tempo in cui tanti “perchè” e “come” rischiano di rimanere senza risposte. Ai più giovani, da un giorno all’altro, sono stati negati riferimenti importantissimi per la loro età: le consuetudini, le abitudini, le routine. Questo potrebbe generare insicurezze e paure, che rischierebbero di lasciare traccia, specie se alimentate da un sovradosaggio di trasmissioni e messaggi apocalittici. DOPO AVERLI ADEGUATAMENTE RESPONSABILIZZATI, LANCIAMO MESSAGGI POSITIVI. Valorizziamo le buone notizie: in Cina, in Corea, a Codogno quasi non ci sono più nuovi contagi; A Napoli e in Olanda stanno sperimentando farmaci, pare, efficaci; gli ospedali si stanno attrezzando meglio. Indichiamo negli operatori sanitari (ma anche negli operai, forze dell’ordine, farmacisti, negozianti, autotrasportatori, ecc) i nuovi supereroi che col loro lavoro costruiscono la speranza. Mostriamoci fiduciosi nell’uomo, nella scienza e, possibilmente, nella fede. QUESTO TEMPO NUOVO, OGGI NON QUANTIFICABILE, RACCHIUDE UN IMMENSO VALORE EDUCATIVO. Sfruttiamolo. Tempriamo i ragazzi nelle difficoltà. La nostra scuola ha attivato la didattica a distanza. Non è semplice. E’ una metodologia nuova per tutti, da applicare all’improvviso, in una situazione di emergenza. Che non sia di affanno per voi ed i vostri figli. Si fa quel che si può, quel che non si può non si fa, affermava Don Milani. Noi stiamo continuando a lavorare. La scuola non è chiusa per tutti. Collaborate, anche leggendo con i ragazzi brani interessanti o colti, come il capitolo 31 dei Promessi Sposi, nel quale si racconta la peste del 1630. Manzoni affrontava gli stessi temi odierni, ma dalla nostra parte oggi abbiamo il progresso, la medicina. I più curiosi potrebbero leggere Democrito, che circa 2500 anni fa ci raccontava già queste vicende. Approfittiamo per educarli ai doveri di cittadino, finalità dell’Educazione Civica che dall’anno prossimo diventerà disciplina di insegnamento. Sproniamoli al rispetto di sè e degli altri, delle regole e dell’ambiente, delle cose di tutti e delle norme igieniche. Se lo condividete, aiutateli a fare ciò che io a loro ho suggerito in questo periodo, qualche giorno fa. Cogliamo l’occasione di questa “detenzione” in casa per rafforzare il senso della famiglia, della comunità. Rafforziamo il loro sentimento di solidarietà, mutuandolo dai tanti esempi positivi della quotidianità. Spieghiamo che abbiamo vissuto altri momenti difficili e li abbiamo superati sempre. Il presente lo supereremo prima, se tutti rispetteremo le regole. E’ importante non lasciarli soli, in balìa di tecnologie desertificanti, se fruite in via esclusiva, in solitudine, in modo maldestro. Carissimi genitori, ho un grande desiderio. Passata la bufera, calato il sipario su questa drammatica vicenda, RITROVARCI TUTTI MIGLIORI. E’ il mio augurio. Buona salute a tutti. CE LA FAREMO ANCHE STAVOLTA!!!