Grottaminarda Irpiniambiente
Uno degli interrogativi più importanti, ai quali la maggioranza che regge le sorti del Comune ufitano dovrà dare una risposta, riguarda il costo annuale che devono sborsare le casse comunali al Consorzio di Irpiniambiente, per il ritiro dei rifiuti.
In provincia non sono pochi gli enti che si trovano in condizioni debitorie.
Tra questi c’è anche Grottaminarda. Un milione e 400 mila euro: questa è la somma che, il Comune ufitano, deve dare ai vertici del Consorzio.
Quello che, però, appare strano e quantomeno più preoccupante è un altro aspetto della questione: tutto questo è dovuto al fatto che circa il 60 per cento della cittadinanza non paga il servizio.
Se quella già citata è la somma che, l’amministrazione Cobino, versa ad Irpiniambiente, la società di riscossione tributi a cui il Comune si è affidato, sta lavorando per recuperare quello che non pagano gli insolventi.
La questione ambientale è ai primi posti di una serie di incontri che il neonato ufficio politico del Gallo, la lista civica che ha vinto le ultime elezioni, sicuramente programmera’subito dopo le feste.
“Sta facendo un lavoro importante-dice il coordinatore del Gallo, Giovanni Ianniciello – e già ci sono stati i primi avvisi di accertamenti, ingiunzioni”.
Ma sono arrivate anche le dichiarazioni veritiere.”Ma non sono le attività commerciali a non pagare-dice ancora l’ex primo cittadino – perché è un problema complessivo”.
Il servizio, per i cittadini, lascia a desiderare. Il cartellone stilato da Irponiamente, per il ritiro dei rifiuti, è stato stilato in modo quantomeno disattento perché bisogna aspettare due, talvolta anche tre settimane, ad esempio per il ritiro della plastica o del cartone.
Ma bisogna anche dire che il sindaco Angelo Cobino si è spesso attivato per far superare l’emergenza. Comunque, come ha sostenuto il coordinatore dell’ufficio politico Giovanni Ianniciello, “il Comune non può raccogliere una lira in più o in meno del dovuto.
E naturalmente non lo farà. Cercheremo, intanto, di andare ad una riduzione dei costi. Perché pagando tutti, pagheremo meno. Ma dobbiamo spingere molto sulla raccolta differenziata”.
I cittadini non sono contenti del servizio di Irpiniambiente e, per questo, nei prossimi mesi sarà importante trovare una soluzione alternativa. Giancarlo Vitale
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