“Faremo leggi che cambieranno il mondo, ma bisogna partire dalla capacità di donare e donarsi”.
Ha macinato tanti chilometri Zia Caterina a bordo del suo taxi speciale prima di arrivare in Senato a presentare la sua richiesta: “Al Senato chiediamo di fare leggi per permettere ai bambini e alle persone che vivono la malattia di esser messi nelle condizioni di affrontare questo momento difficile nel modo migliore”.
Ad accoglierla, decine di alunni delle scuole elementari e le senatrici Paola Binetti (Udc) e Maria Domenica Castelleone (M5s). Durante il flash mob improvvisato che ha colorato e riempito di musica Piazza Madama, i bambini sono entrati a turno nel taxi di zia Caterina per lasciare doni che verranno consegnati a Natale ai piccoli pazienti che usufruiranno del servizio navetta.
Una storia bellissima quella di Caterina che a Firenze è ormai famosa. Un mix tra Patch Adams, Mary Poppins e anche un po’ Walt Disney, la tassista più stravagante d’Italia accompagna i bambini malati di tumore verso l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze cercando di rendere il loro viaggio, e quello dei loro genitori, speciale e privo di preoccupazioni.
Palloncini, pupazzi, giocattoli, un cartello con su scritto “Il viaggio è meglio della meta” e un ombrello, il simbolo della capacità di volare oltre la paura, e ancora supereroi disegnati un po’ ovunque sul taxi perché, come spiega la stessa Caterina: “A ogni supereroe corrisponde un bimbo con la sua storia. Perché bisogna tirare fuori dei poteri straordinari per combattere contro la malattia”.
E straordinaria è anche la sua missione. Tutto è nato nel 2011 quando il suo compagno, malato di tumore, le ha fatto promettere di prendersi cura di “Milano 25”, il suo amato taxi, e lei ha detto di sì, poco prima di dirgli addio. Così la Taxi Therapy ha preso vita insieme al suo alter ego Zia Caterina.
Le corse con Milano 25 per i giovanissimi pazienti dell’ospedale pediatrico Meyer e le loro famiglie sono gratuite e Zia Caterina condivide con loro non solo i viaggi in taxi, ma anche tanti altri momenti in ospedale, per donare loro spensieratezza sostenerli nei momenti di sconforto e difficoltà, come ha testimoniato anche Lavinia, 11 anni, che ha avuto un sarcoma alla testa e che oggi ha raccontato la sua esperienza in Senato. “Durante il secondo ciclo di chemioterapia è apparsa zia Caterina nella mia stanza – spiega – e io sono rimasta senza parole, perché non si incontrano tutti i giorni persone vestite da Mary Poppins pronte a riempirti di affetto ed esaudire i tuoi desideri”.