Grottaminarda(Valle Ufita). Quanti anni ancora ci vorranno, oltre a quelli già trascorsi, per far venire fuori una verità. Che, il fiume Ufita, sta morendo. Fosse solo per cercare di salvarlo. Cosa che sta facendo il Comitato per la tutela dell’ambiente che, con il suo rappresentante Anselmo La Manna, ancora ieri mattina è tornato sulle sponde del fiume. Ed ha documentato l’ennesima illegalità. Già qualche mese fa, il Comitato aveva fatto conoscere in un altro video, poi postato sui social, la situazione in cui era il corso d’acqua. Ebbene, da allora, niente è purtroppo cambiato. Rendendo, a questo punto, lecite alcune domande:”Perché – infatti si chiede La Manna-? Chi si vuol proteggere?”. È un posto, l’area industriale di Flumeri, quello scandagliato ieri mattina, “conosciuto molto bene dagli inquirenti:carabinieri e forestale di Mirabella e Castelbaronia”. Nel video girato, Anselmo si fa spazio tra alberi e rami secchi, mentre indica il luogo in cui c’è uno dei tanti scarichi illegali. “Da dove esce tutto questo schifo”. “Perché la Procura di Benevento non ci spiega se è aperto un fascicolo su questo scempio”?. Del fiume Ufita si interessano la Provincia di Avellino ed il Consorzio di Bonifica, che hanno già eseguito prelievi e fatto analisi sullo stato del fiume. La Manna, visto che anche l’arpa ha fatto la stessa cosa, tra marzo ed aprile scorsi, chiede”che siano messi a confronto”. Ma, probabilmente, non ne sentono la necessità. Anche perché, su territorio visitato ieri mattina, accanto alla botola ancora chiusa, è stato trovato un diluente che serve per ripulire. Finora non c’è stato nessun intervento cautelativo o un intervento preventivo. Il fiume Ufita chiede aiuto. Ma chi dovrebbe aiutarlo non lo fa. “Ci troviamo di fronte ad un silenzio devastante-dice Anselmo La Manna, prima di chiudere il video”. Ma sarebbe ora che si cominciasse parlare. Giancarlo Vitale