Sonora sconfitta dei lupi per 6 a 3. Il tecnico dei lupi in sala stampa, pur rappresentando una certa tranquillità, è rammaricato per una sconfitta così pesante: “Posso rimproverare i miei ragazzi solo nel fatto che bisogna credere di più in se stessi. Non bisogna essere timorosi. Nel primo tempo non siamo stati all’altezza per personalità e consapevolezza dei nostri valori. Abbiamo avuto tante situazioni deficitarie, ma quando si da tutto non si può recriminare niente. Abbiamo concesso molto e alla fine lo paghi visto gli avversari”. Sostanzialmente la squadra di Ignoffo non ha retto al caldo e ad una preparazione fisica non ottimale: “Quando concedi metri ad una squadra con qualità, sembra che non raggiungi mai gli avversari. Sembravamo una squadra pertanto remissiva, ma non era così. Questo lo addebito al fatto che non siamo stati propositivi sia in fase di possesso che di non possesso. E questo ha fatto venire fuori le tante difficoltà. La partita l’avrei voluta giocare con un altro piglio”. Una batosta che fa male sotto il punto di vista psicologico: “Le batoste fanno sempre male e questa di più perché la città ci teneva a questa partita. Siamo tutti delusi. Ci sono tante componenti che non completano il puzzle come la preparazione. Dobbiamo lavorare perché questo non avvenga più. Questa sconfitta è da prendere come una lezione, anche sotto l’aspetto della gestione della gara, senza concedere il fianco agli avversari. Spero che la questione dell’ok dell’utilizzo degli ultimi tre arrivi si risolva in settimana e che possano arrivare dei rinforzi in attacco e a centrocampo”. La situazione difficile a livello societario? “Ci metteremo sempre la faccia. Quando sono arrivato ad Avellino mi è stato detto che ci sono situazioni che sono risolvibili a breve ed io continuo nel mio lavoro. Avere le alternative in panchina è più semplice. La situazione del tesseramento ha aggravato, ma non è stato l’unico problema, aggiungeteci qualche infortunio e qualche squalifica. Questi siamo e dobbiamo andare avanti fino alla fine. Non dobbiamo rammaricarci di non aver dato il massimo”. Che campionato faremo? “Dobbiamo disputare un campionato tranquillo; dobbiamo alzare l’asticella delle prestazioni. L’obiettivo rimane quello di un campionato di media classifica”.