Installazioni artistiche, giochi di luci, trees mapping e colori luminescenti hanno dato un nuovo volto a un bosco. Così una faggeta è diventata teatro naturale, luogo per artisti ed eventi nel segno della sostenibilità. Succede a Lioni in provincia di Avellino, in una zona che è già cuore del Parco regionale dei Monti Picentini.
La manifestazione si chiama “Luci in Altura” ed è andata in scena il 20 e il 21 luglio 2019. Artisti e musicisti in scena, tra gli altri Ambrogio Sparagna con l’Orchestra popolare italiana. La sua “Taranta d’Amore” si è intrecciata con le costruzioni visive di Gianluca Capozzi, Angelo Di Paolo, Irene Russo, Eleonora Picariello. Giovani artisti irpini sotto la direzione artistica di Antonio Sena, che è anche direttore del progetto più ampio chiamato “Il Treno degli eventi”.
“Luci in Altura è stata un’occasione per vedere una faggeta illuminata – spiega Antonio Sena -. Ma soprattutto un’occasione per un gruppo di artisti di esprimersi con delle opere e installazioni legate alla natura e in particolare a quel territorio. Un’occasione per tanta gente di ammirare e ascoltare uno spettacolo musicale in uno straordinario teatro naturale, unico nel suo genere. Ma quello che abbiamo iniziato a creare, potrà essere anche l’occasione per ricongiungersi con la storia di quei luoghi, per rispettare quegli spazi, per risvegliare il senso del bene comune”.
Comune di Lioni e associazioni del territorio unite per promuovere i luoghi e i volti, quelli dei protagonisti o che apparivano tra gli alberi. Anche il lupo è apparso tra la gente, sotto forma di scultura in legno. Ed ogni opera si integrava perfettamente con la natura del bosco di Gavitoni.
Le installazioni
Da Angelo Di Paolo e Antonio Sena sculture in legno, realizzate con rami e materiali vegetali, rappresentanti elementi del bosco.
La fiber art di Irene Russo ha dato vita a “Lux Lucis-reconnected”: giochi di luce e fili a legarsi con gli alberi per scoprire una nuova suggestione nei confronti della natura preesistente.
“Luminescente” di Eleonora Picariello è un intervento di arte ambientale per riqualificare l’area destinata ai bambini. Ispirata all’acqua, elemento presente sul territorio, ricrea i colori dell’arcobaleno su strutture già presenti nel bosco, un arco multicolore di luce con colori luminescenti che assorbono i raggi UV per chiunque voglia ritrovare una natura bambina, trasmettendo una sensazione di energia ancestrale.
Ha impreziosito ulteriormente la scenografia, la video-installazione “Road” di Gianluca Capozzi che ha posto l’accento sulla sensibilizzazione alla corretta visione della natura e della sua conservazione. Il video prolungamento della natura, un’esplosione di luce e movimento per un viaggio dove la realtà viene allargata da una coscienza più ampia, alterata rispetto all’ordinario e lontana dal mondo logico razionale.
Da Antonio Sena rielaborazioni grafiche di immagini e stampa su vetrino Gobos, proiezione su chiome di alberi.