Arriverà domani a Somma Vesuviana, suo paese natale, la salma del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma con undici coltellate. La messa sarà celebrata alle ore 12 presso la chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo. Solidarietà da parte soprattutto delle altre forze dell’ordine, in primis dei suoi colleghi carabinieri, poi polizia di stato, guardia di finanza, vigili del fuoco e polizia penitenziaria, che invierà, in rappresentanza, un nutrito numeri di agenti in servizio al Provveditorato di Napoli. Particolare cordoglio e vicinanza ai familiari e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere a Mario, sono stati espressi dalla segreteria generale del sindacato Alsippe. Nel frattempo sia in Italia che in America, paese dei due fermati a cui il Gip di Roma oggi ha convalidato la custodia cautelare in carcere, stanno infuriando le polemiche perché una foto mostra uno degli arrestati ammanettato e con una sciarpa usata come benda. Viene da chiedersi se sia più giusto fare polemiche per un uomo di 35 anni morto nell’ espletamento del proprio dovere o per uno che ha ucciso usando un coltello per ben undici volte nel corpo di un altro essere umano.