Il Tavolo sul monitoraggio del sistema sanitario della Regione Campania ancora una volta boccia il Commissario Vincenzo De Luca

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Il Tavolo sul monitoraggio del sistema sanitario della Regione Campania ancora una volta boccia il Commissario Vincenzo De Luca.

La sanità campana non è ancora pronta ad uscire dal commissariamento a causa di un sistema che nel suo complesso ha ancora numerose carenze strutturali che restituiscono ai cittadini un servizio inadeguato ed insufficiente.

Ad oggi la Regione Campania non si è ancora dotata di un adeguato piano sanitario di assistenza territoriale e questo non fa che aumentare i disagi ed i disservizi.

Il piano dell’assistenza territoriale, infatti, si occupa di programmare il funzionamento di tutti quei servizi sanitari erogati al di fuori degli ospedali, come ad esempio le guardie mediche, la riabilitazione, l’assistenza domiciliare etc.

Si tratta di quei servizi che sono più vicini al cittadino ed al paziente e che, al contempo, consentono di ottimizzare il lavoro degli ospedali che hanno il compito di assistere esclusivamente le emergenze ed i pazienti più gravi.

Senza l’assistenza territoriale tutti i cittadini sono costretti a rivolgersi agli ospedali anche per le patologie più lievi, con costi che diventano presto insostenibili e con cure inadeguate.

In un anno di Governo il lavoro fatto dal Ministero della Salute e dai parlamentari del Movimento 5 Stelle per inchiodare De Luca alle sue responsabilità è stato tanto.

Abbiamo obbligato il commissario a dotare la regione di un Piano Ospedaliero credibile, costringendolo ad attivare ben 19 DEA di primo livello, salvo poi scoprire che ben 7 di questi DEA non rispettano i parametri ministeriali, poiché sono composti da più sedi distaccate, spesso tra loro lontane, che rendono impossibile erogare adeguate prestazioni.

Abbiamo inoltre costretto il Commissario De Luca ad istituire la Rete Oncologica Campana, con la dismissione delle attività chirurgiche per decine e decine di cliniche private che operavano i pazienti e ricevevano i rimborsi pur non avendone i requisiti.

Si tratta di un taglio di circa il 75% delle strutture.

De Luca, però, ha ben pensato di pubblicare sul Bollettino Ufficiale della regione Campania il documento istitutivo della Rete Oncologica solo tre giorni fa, vale a dire due giorni prima del tavolo di verifica ministeriale, pubblicando peraltro una versione incompleta, priva della tabella contenente i posti letto della Rete.

De Luca continua a fare politica sulla pelle dei pazienti, lo fa con l’utilizzo dei più singolari stratagemmi e lo fa, in maniera più plateale e sfacciata, quando nega le infiltrazioni camorristiche nell’ASL Napoli 1 ed offende il Prefetto di Napoli, reo di aver nominato una Commissione di accesso per indagare sulla influenza diretta o indiretta che la camorra ha su tale ASL.

Il lavoro del Movimento 5 Stelle a tutela dei pazienti della Regione Campania continua e sarà inarrestabile.