Chi dice che il silenzio aiuta? Sarà, ma in questo caso, per lo sport avellinese, sembra più una strada che porta alla morte delle due maggiori squadre sportive. Il comunicato di De Cesare/Sidigas dei giorni scorsi, non ha chiarito nessuna situazione, anzi, ha solo confermato le voci che giravano da giorni e che davano oramai tutti per ‘cosa certa’. Del resto, non avevamo letto a ‘chiare lettere’ di una volontà di vendere, anzi lasciava tutto ad ‘interpretazioni’; interpretazioni che, conoscendo la realtà locale, avrebbero creato sicuramente più incertezza o meglio ‘certezza’ da chi sa di sapere sempre tutto e tutto… e quindi ‘scienziati’ ne abbiamo ‘a iosa’ come si dice in dialetto. Cerchiamo però di interpretare i fatti concreti, perché, di certezze, al momento ce ne sono poche o nulla. C’è solo una ‘data certa’ quella dell’udienza del 12 luglio al Tribunale di Avellino dove la società Sidigas (al di fuori delle società sportive ha un organico di circa un 200 dipendenti) è chiamata in giudizio per un debito di circa 62 mln. Una cifra che potrebbe portare l’azienda al procedimento fallimentare o ad un concordato preventivo. Prima di quella data, ma forse ci vorrà qualche giorno in più, per avere una ‘sentenza’, chi avrebbe volontà di fare qualcosa resta in attesa, professando un interesse senza mettere nulla su carta. Un passo ‘deciso’ prima del 12 p.v. comporterebbe rischi finanziari enormi, cosa che risulterebbe più facile dopo l’udienza per la ‘garanzia’ che darebbe il Tribunale stesso. Il tempo stringe, le altre società sono già al lavoro per allestire le rose e programmare la stagione agonistica 2019/2020. Del resto, la Scandone, nonostante sia stato annunciato che disputerà la prossima stagione in Serie B, un campionato semiprofessionistico, però non ha la certezza. Manca il possibile imprenditore che sarebbe interessato all’acquisto. Cosa che, secondo anche quanto detto dal Sindaco Gianluca Festa, non mancherebbe per il calcio. Intenti però solo a ‘parole’, niente sulla carta e la conferenza stampa di Mario Dell’Anno, presidente dell’Associazione per la Storia che detiene il logo e la denominazione, svoltasi stamane, ha voluto proprio sollecitare gli imprenditori a fare un passo deciso in avanti presentando richieste formali, ma soprattutto su carta. A questo punto ci si chiede: c’è la reale volontà di vendere da parte del patron De Cesare? Da evidenziare che non è stata mai espressa volontà di vendere, né è stato comunicato un eventuale prezzo di base. “Conosciamo” lo ‘stile Sidigas’, soprattutto nella lentezza di dare una risposta nel breve, qui però stiamo giocando sulla possibilità di partecipare ad un campionato, ma soprattutto sulla passione e la pelle dei tifosi.
Salvatore Marzullo