Tari meno cara ad Avellino
AVELLINO – Lo studio ha elaborato i costi in 105 Città capoluogo di provincia, per una famiglia con una casa di 80 mq e 4 componenti. In valori assoluti, nel 2019, spiega la segretaria confederale Uil Ivana Veronese, il costo maggiore si registra a Trapani con 550 euro medi l’anno a famiglia; a Benevento se ne pagano 492 euro; ad Agrigento 470 euro; a Reggio Calabria e Salerno 461 euro; a Cagliari 447 euro; a Napoli 442 euro; a Messina 438 euro; ad Asti 434 euro; a Ragusa 431 euro.
Per quanto riguarda le Città metropolitane a Reggio Calabria la tassa sui rifiuti pesa per 461 euro medi a famiglia; a Cagliari 447 euro; a Napoli 442 euro; a Messina 438 euro; a Catania 403 euro; a Bari 380 euro; a Genova 358 euro. Si paga un pò meno a Bologna (229 euro medi); a Firenze (235 euro); a Palermo (281 euro); a Roma (308 euro); a Torino (326 euro); a Milano (338 euro); a Venezia (342 euro). Sul fronte degli aumenti tra il 2018 e il 2019, a Matera si registra un aumento del 19,9%; a Catania del 17,9%; a Pistoia del 16,2%; a Imperia del 15,7%; a Chieti del 14,6%; a Viterbo del 10,5%; a Brindisi del 10,2%; a Bolzano dell’8,3%; a Trieste del 6,9%; a Padova del 6,2%. Invece, a Trapani nell’ultimo anno si assiste a una diminuzione del 16,8%; a Potenza del 13,7%; a Frosinone del 13,2%; ad Avellino del 7,8%%; a Pisa del 7,1%; a Forlì del 6,7%; a Cesena del 5,8%; a Prato del 5%; a Rovigo del 4,5% e a Grosseto del 4,1%.Nelle Città metropolitane, invece, la Tari aumenta del 17,9% a Catania; a Napoli e Messina dell’1,9%; a Palermo dell’1,5%; a Genova dello 0,8%; a Torino dello 0,7%. Rimane invariata a Bologna, Bari, Reggio Calabria, Milano e Roma. Mentre diminuisce dell’1,5% a Cagliari e Firenze e del 2,6% a Venezia. Nello specifico, tra il 2015 e il 2019 a Lecce si registra un aumento medio del 35,6%; a Trapani del 30,9%; ad Isernia del 30,1%; a Pistoia del 25,2%; a Bari del 23,4%; a Teramo del 22,8%; ad Imperia del 22,1%; a Viterbo del 20,8%; a Catania del 17,9%; a L’Aquila del 17%.