Il Paese degli imbecilli presentato ai carcerati del penitenziario di Pozzuoli
Corrado Taranto ha incontrato le ospiti dell’Istituto penitenziario di Pozzuoli per discutere con loro del suo libro “IL PAESE DEGLI IMBECILLI”, edizioni Il Papavero.
Come ha scritto Pietro Gargano nella prefazione “L’avvio è da farsa, da commedia, come da tradizione di famiglia giacché Corrado Taranto è figlio di Carlo e nipote di Nino. Otto rotoli di carta igienica alla camomilla per scrivere, ogni rotolo un capitolo. Il cesso di un autogrill sull’autostrada come pensatoio. Ma poi il libro si fa serio, come da altra tradizione di famiglia, giacché i Taranto sono grandi pure nel repertorio di Raffaele Viviani e in ruoli destinati a far pensare. Erano gli anni in cui il popolo cominciava a diventare gente ed era il principio della fine.”
“Come più volte ho sottolineato” dichiara l’editore Donatella De Bartolomeis “la cultura ha e deve avere uno spiccato ruolo sociale e deve essere al servizio di tutti.”
Mentre Corrado Taranto, figlio del grande caratterista Carlo e nipote di Nino, che con la casa editrice irpina ha pubblicato diversi volumi ci confida le sue emozioni in una giornata così particolare e così intensa.
“Che dire? Vedere gli occhi di chi ascoltava me ed Andreina Raucci, pieni di luce e confrontarli con i tanti sguardi che incrocio tutti i giorni, ogni giorno per strada, vuoti, spenti, mi fa riflettere… E se per cambiare le cose una buona volta si ripartisse dagli errori? Ringrazio tutte loro per quello che mi hanno dato e ringrazio la professoressa Mena Minafra che ha fortemente voluto questo incontro.”