Il forno crematorio non si deve fare a Sturno, proteste davanti alla casa del sindaco. Pronto il manifesto dell’Amministrazione: “siamo contrari all’impianto”
Monta la protesta nel comune di Sturno per la creazione di un forno crematorio nel cimitero comunale. Stamani per le strade del paese gli alunni del Liceo Sportivo hanno manifestato girando per le vie principali urlando “no al forno crematorio”.
Perché avete deciso di dare vita a questa protesta?
“È iniziato tutto da un messaggio girato da una nostra compagna sul gruppo della scuola.
Inizialmente, come giusto che sia, ci siamo documentati in merito. Quando abbiamo dedotto che il forno era realmente poco salutare per la comunità abbiamo deciso di scioperare.
Ci siamo sentiti subito chiamati in causa, il futuro è il nostro, siamo noi che dovremmo vivere e valorizzare il posto e ci siamo fatti sentire con un corteo organizzato per stamane.
Cartelloni e cori contro il forno hanno allarmato il paese che attraverso il nostro corteo è venuto a conoscenza delle reali conseguenze. C’è stata una tappa con rispettiva sosta anche davanti l’abitazione del primo cittadino di Sturno, Vito Di Leo. Alla notizia della riunione di lunedì che sancirà il rifiuto a questo progetto ci siamo sentiti orgogliosi ed appagati per lo sforzo fatto”
La notizia del forno crematorio, circolata da qualche giorno, ha messo sul sentiero di allarme la maggioranza dei cittadini che hanno subito reagito con varie forme di protesta.
Alcuni hanno dato vita ad una petizione popolare girando porta a porta per la raccolta di firme, altri hanno deciso di protestare stamattina pe le strade.
In effetti l’ipotesi molto accreditata che un forno crematorio possa essere realizzato nel cimitero che si trova all’interno del paese, non è stata accolta bene dai cittadini che vedrebbero, come è successo in altre città d’Italia, un centro di raccolta salma provenienti da tutti i comuni limitrofi ed oltre.
Un paese in subbuglio da quando questa notizia è rimbalzata fuori dai dagli ambienti di palazzo di Città, dove sembrerebbe che alcuni tecnici avessero già valutato la fattibilità dell’opera, in seguito ad una richiesta di un privato.
I cittadini hanno dato una risposta forte a questa notizia e si stanno organizzando in vari comitati.
Intanto continua senza soste La petizione popolare avviata da alcuni professionisti locali, contro l’inceneritore.
“Siamo pronti a qualsiasi iniziativa anche quella di bloccare il cimitero dichiara un giovane professionista del “fronte no inceneritore”. Stiamo lavorando per la difesa del nostro territorio e dei nostri figli non vogliamo assolutamente che Sturno si affaccia nella storia come capitale della crematura irpina”.
“Sappiamo che la maggior parte dei cittadini la pensa come noi ed è con noi, ma sappiamo anche che l’idiota di turno è pronto a firmare una petizione contraria alla nostra iniziativa. Noi non molleremo!”
Sulla vicenda abbiamo intervistato un imprenditore del settore ed il sindaco di Sturno
Da imprenditore del settore Onoranze Funebri, cosa ne pensa degli inceneritori nei piccoli cimiteri della provincia di Avellino?
Credo che sia una grande risorsa per il settore ed anche per i comuni che li ospitano. Considerando che la cultura della sepoltura sta cambiando anche in questi piccoli paesi. Infatti, le richieste in Irpinia per la cremazione sono in forte aumento.
Ma in questa questione il cittadino cosa ci guadagna nel farsi cremare anziché farsi inumare?
Le spese tecnicamente dovrebbero aumentare perché oltre a tutte le spese del funerale, si deve aggiungere la spesa di cremazione intorno ad € 500. Il vantaggio invece, si avrebbe con le cellette per la conservazione delle urne, che di solito, presentano costi di concessione più bassi rispetto ai loculi cui sono destinati i feretri.
In quest’ottica i cimiteri che adotteranno i forni per la cremazione si dovranno quindi, dotare anche di apposite strutture per la conservazione delle urne?
Con il tempo si. I nostri cimiteri tradizionali subiranno delle modifiche. Bisognerà realizzare delle opere all’interno per consentire questo nuovo tipo di sepoltura, che però non esclude la possibilità iniziale, di depositare l’urna cineraria al fianco della bara.
L’intervista al Sindaco Vito Di Leo
In merito alla protesta contro il forno crematorio a Sturno, alcuni cittadini puntano l’indic contro la sua amministrazione, lei come risponde?
Voglio premettere che nel programma della mia lista non c’è mai stata una proposta di realizzare un forno crematorio.
C’è stato un privato che ha presentato una richiesta di un provato e noi lo abbiamo valutato da un punto di vista tecnico, architettonico ed economico. In merito, nessuna decisione è stata presa dall’amministrazione comunale. E’ stata fatta solo una valutazione da parte dei nostri tecnici comunali.
Riguarda alla protesta popolare tengo a dire che noi teniamo molto a nostri cittadini e non cogliamo che si preoccupino per quest’aspetto. Pertanto abbiamo deciso di bloccare ogni cosa nell’interesse della comunità, nonostante anche i vantaggi economici che potessero derivare e nonostante l’impianto non portasse nessun inquinamento.