“Il Governo ha disponibili 6 milioni e mezzo di euro per bonificare Difesa Grande. Il Ministero dell’ambiente accende i riflettori sulle troppe anomalie della discariTweet su Twitterca di Difesa Grande.
Il Ministero dell’Ambiente ha risposto in data odierna ad un’interrogazione parlamentare relativa ai danni ambientali determinati dalla discarica.
Anche se la Regione ed il Sindaco di Ariano si ostinato a dire che il sito non è inquinato, sono troppe le anomalie.
Le analisi evidenziano costantemente un inquinamento della falda sotterranea, con presenza di metalli pesanti e sottoprodotti della colorazione.
Un evidente inquinamento chimico.
Particolarmente inquinato è un pozzo collocato a soli trenta metri dalla discarica.
Né la Provincia, né il Comune di Ariano Irpino, nè tantomeno l’ARPAC vogliono mettere nero su bianco quello che è evidente a tutti: l’inquinamento dell’area è causato dalla discarica e dall’ASIDEV, motivo per cui serve una nuova caratterizzazione del sito ed un progetto di bonifica serio.
Stiamo assistendo da mesi ad un vergognoso rimpallo di responsabilità ai danni dei cittadini, della salute, dell’ambiente e dell’erario.
Dal 2013 è stato stanziato dal Governo un fondo di 6 milioni e mezzo di euro per la bonifica, ma i soldi sono bloccati perché il comune di Ariano Irpino ha deciso di non utilizzarli. A ciò si aggiunga che l’ASIDEV ha in bilancio oltre 20 milioni di euro di crediti non riscossi, ha pertanto tutto il denaro necessario per risarcire la comunità dei danni che ha arrecato all’area.
I soldi ci sono, quello che manca è la volontà politica del Sindaco, della Provincia e della Regione. Questi tre enti, invece di disporre la bonifica del sito, continuano a dire che la discarica di Difesa Grande non inquina e che pertanto l’area non deve essere bonificata.
Chi ci guadagna è solo l’ASIDEV, che potrà incassare i propri crediti senza dover bonificare, operazione con cui conseguirà lauti profitti.
Chi ci perde è Ariano, la produzione agricola, l’ambiente e a salute, ma anche l’erario. Infatti un domani sarà il comune di Ariano Irpino a dover pagare i costi della mancata bonifica.
Il Ministero ha preso l’impegno di vigilare su quanto sta accadendo e di accompagnare la mia attività.
Dobbiamo mandare a casa Gambacorta, perché sta prendendo in giro gli arianesi, sta calpestando il diritto alla bonifica “.