Parte il “Progetto Rete” a Lacedonia per i ragazzi dello Sprar (Servizio Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati per Minori Stranieri Non Accompagnati), l’inclusione passa anche attraverso lo sport Servizio Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati per Minori Stranieri Non Accompagnati
Sono partite le sedute di allenamento per i ragazzi del centro coinvolti.
L’iniziativa coinvolge i ragazzi accolti nei centri presenti in tutto il territorio nazionale, è promossa e sviluppata dal settore giovanile e scolastico della Figc, dall’Anci e dall’Universita Cattolica del Sacro Cuore, di Puma e Eni.
La formazione di Lacedonia partecipa per la prima volta. Sul campo sportivo ci saranno gli allenamenti con gli educatori, Antonio Garofalo è il responsabile del gruppo, coordinatore tecnico della Figc è Francesco Stanco. Le prime partite a fine aprile, eventuali fasi successive a Bologna o Coverciano.
L’integrazione passa per il calcio, lo sport più praticato, ne favorisce la socializzazione e chissà che non si scoprano nuovi talenti.