Benevento – Acqua cittadina potabile: stamane la riunione convocata dal sindaco Mastella

(Aggiornamento dell’articolo , riceviamo e pubblichiamo) 

Potabilità dell’acqua, stamattina riunione convocata dal sindaco Mastella; Altrabenevento, intanto, sollecita la chiusura dei pozzi e lancia una petizione per ridurre le tariffe attraverso il neo Comitato di cittadini per la Qualità dell’Acqua.

Benevento – Convocata dal sindaco Clemente Mastella, questa mattina si è tenuta una riunione per fare il punto sulla questione della potabilità dell’acqua cittadina. All’incontro, oltre al sindaco, hanno partecipato gli assessori Luigi De Nigris e Mario Pasquariello, il dirigente Andrea Lanzalone, il funzionario Elena Cavuoto, il dirigente Giampaolo Parente e il funzionario Giuseppe Pagliuca della Regione Campania . Preliminarmente sono state esaminate le risposte pervenute ieri sia da Gesesa Spa che dall’Arpac. Quest’ultima, a seguito della richiesta effettuata da Comune, Provincia e Regione, ha inequivocabilmente chiarito che l’acqua immessa nell’acquedotto cittadino è potabile. Concetto ribadito anche da Gesesa Spa che, a sua volta, ha condotto delle ulteriori analisi su richiesta del Settore Ambiente del Comune. Il Comune, al fine di perseguire il principio della massima cautela, ha comunque deciso di avviare un’ulteriore procedura per affidare ad un’azienda specializzata l’incarico di effettuare delle analisi sistemiche delle acque e del terreno del sito in questione. In ogni caso, resta il dato dell’assoluta potabilità dell’acqua, così come attestato ieri dall’Arpac e in precedenza dall’Asl.

Intanto si è costituito ieri il Comitato di cittadini per la Qualità dell’Acqua a Benevento proposto da Altrabenevento. Nel corso dell’assemblea Gabriele Corona e Sandra Sandrucci dell’associazione ambientalista, hanno ribadito che il pericolo concreto di contaminazione dei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzone da tetracloroetilene è stato certificato dall’ARPAC e che in alcun modo le dichiarazioni del Comune sulla potabilità dell’acqua possono negare l’inquinamento in atto. La presenza del pericoloso composto chimico è stata accertata da almeno 15 anni e oramai si è estesa a tutta la falda della piana di Benevento. Gli ultimi esami dell’ARPAC lo confermano. La GESESA invece sostiene che altri dati in suo possesso smentiscono clamorosamente l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale ma non pubblica i risultati delle analisi e neppure spiega qual è il laboratorio privato che le avrebbe effettuate.

L’inquinamento dei pozzi è un problema estremamente serio e non si può affrontare con le solite dichiarazioni a mezzo stampa senza mostrare documenti. Finora solo Altrabenevento ha organizzato conferenze stampa, incontri con i cittadini e ha pubblicato gli studi sul tetracloroetilene e gli esami dell’ARPAC. Il Comune e la GESESA che gestisce l’acquedotto, devono pubblicare i risultati di tutti gli accertamenti effettuati, avviare le procedure per chiudere i pozzi ed evitare pericoli alla salute pubblica, chiedere alla Regione di aumentare la fornitura di acqua del Biferno ed intanto ridurre le tariffe per i cittadini costretti ad utilizzare acqua di scarsa qualità. Al termine dell’assemblea si è costituito un coordinamento provvisorio del Comitato civico con la partecipazione di Maria Bibbò, Vincenzo Briuolo, Pina Fornari, Antonio Leone, Giovanni Picone, Antonio Porcaro, Giuseppe Zollo, Salvatore Zotti, i rappresentanti di Altrabenevento, Valentino Soreca dell’associazione Radici e un tecnico dell’ANTA. Partecipano come invitati permanenti i consiglieri comunali che finora hanno assicurato il loro sostegno, Marianna Farese e Anna Maria Mollica del M5S e Italo Di Dio del PD. Nella prima riunione del coordinamento sarà organizzata la petizione per la chiusura dei pozzi e la riduzione delle tariffe.